martedì 21 dicembre 2010

Libretto personalizzato



Accidenti sono quasi due mesi che non scrivo sul blog..Infatti il piccolo ha iniziato a scorrazzare in giro per casa e tempo per stare davanti al computer non ne è rimasto molto.. Approfitto di un attimo di tranquillità per scrivere e mostrare quello che abbiamo pensato di costruire a Diego (in realtà io penso e Martín fa.. la mente e il braccio.. perfettamente complementari..) L'altro giorno, rileggendo il libro "Una casa a misura di bambino", ho trovato quest'idea che mi è sembrata talmente semplice ma molto interessante: creare un libretto di cartone personalizzato, con foto di cose familiari e quotidiane. Abbiamo tagliato del cartoncino abbastanza spesso in tanti quadrati di 15x15, abbiamo poi attaccato una foto per pagina e rivestite con la carta plastificata. Non c'è stato neanche bisogno di bucare il cartone! Il lavoro piú grande è stato quello di "selezionare" gli oggetti piú significativi e piú cari a Diego. Alla fine abbiamo optato per: Tripp-trapp, cucchaino, il suo bicchierino, la bottiglia Soda Club, l'Ombrecito Azul (il suo pupazzetto), il camioncino, i cubetti, il libro di Giulio Coniglio (favola della buona notte), la palla, l'aspirapolvere, la chitarra e il telefono.. Visto che questo primo esperimento è riuscito alla grande, tra poco arriveranno anche il libretto della famiglia (ne ha già uno ma ha spazio solo per 5 foto.. e considerando la famiglia tucumana abbiamo bisogno di molte piú pagine..), il libretto degli animali e il libretto della frutta.. E' sempre bellissimo vedere tuo figlio giocare o entusiasmarsi per una cosa che è stata fatta da noi!!

mercoledì 27 ottobre 2010

L'avventura dei lavabili...

Un giorno, quando ero incinta, notai nello studio della mia ginecologa un fogliettino in cui c'era scritto che una signora vendeva pannolini lavabili. Il primo pensiero è stato:"ma esistono ancora??, non ne ho mai sentito parlare..". Il secondo pensiero è stato: "Interessante l'idea..quasi quasi entro su Google e mi informo un po'.."..Detto, fatto! Sono entrata in Internet e qui si è aperto un mondo..Un mondo fatto di tante parole strane: ciripà, pocket, prefold, booster, AIO, fitted etc.. insomma, mi chiedevo: "Ma come parlano sti fulminati che usano sti pannolini??".. Poi, pian piano, passando ore e ore nei vari forum, siti e blog la nebbia che avvolgeva questo argomento ha iniziato a diradarsi e ho iniziato a capirci qualcosa. E si, al giorno d'oggi, uno pensa al pannolino lavabile e si immagina il classico ciripà o il quadrato di garza che viene bollito nel pentolone! Esistono invece tantissimi tipi di pannolino, ce n'è per tutti i gusti e per tutte le occasioni.. Sei di fretta, sai che il piccolo farà una tragedia sul fasciatoio o sei una mamma alle prime armi? C'è l'AIO che ti viene in aiuto (All-in-one, quello piú simile al pannolino usa e getta..) Fa caldo? Niente di meglio che vestire il pupo solo con un bel ciripà.. Vuoi essere sicura al 100% di non avere perdite? allora un bel fitted (sistema due in uno) o un prefold con una buona mutandina impermeabile è ció che serve..Insomma, di opzioni ce ne sono veramente tante e penso che ognuno di noi abbia poi le sue preferenze. Per questo, secondo me, è importante non comprare subito uno stock con tanti pannolini uguali perchè poi ci si puó rendere conto che altri sistemi funzionano meglio. A me, per iniziare, avevano consigliato i ciripà e devo dire che ero rimasta abbastanza delusa e sconfortata: perdevano un sacco di pipí visto che da brava madre inesperta li legavo male e non li coprivo bene con la mutandina. Inoltre, erano enormi per il mio Diego.. Li ho accantonati e ho deciso di provare i fitted. Qui le cose sono andate decisamente meglio.. Io ero diventata un po' piú esperta ma anche il sistema era decisamente piú facile. Non contenta, visto che nei vari forum si elogiavano tanto gli AIO, ho comprato anche qualcuno di questi pannolini, soprattutto per verificarne la comodità (visto che sono praticamente uguali agli usa e getta). Certo che anche il prefold era da provare, visto che asciuga cosí in fretta.. E come non comprare anche qualche pocket, giusto per capire come funzionano?? Insomma, alla fine questi pannolini lavabili danno dipendenza... Ne hai tanti ma vuoi sempre provare qualcuno di nuovo, visto che nei forum riescono sempre a farti diventare curiosissima.. E si puó anche ritornare sui propri passi: i ciripà, per esempio, dopo qualche mese sono diventati i miei pannolini preferiti! Io sono diventata una super fanatica dei pannolini lavabili tanto da averli portati anche in Argentina quando siamo andati in vacanza quest'estate (un bagaglio a mano dedicato a loro ma ne valeva la pena..). Anche mio marito adesso è diventato un esperto: si destreggia con i lacci dei ciripà, commenta i diversi tipi di materiale, si vanta quando mette il prefold con snappy alla perfezione.. Insomma, è anche un modo per creare aneddoti e non annoiarsi mai! Considerando che i lavabili fanno bene al bambino (Diego non ha mai avuto irritazioni, eritemi, piaghe), fanno bene al portafoglio (in ottica di investimento futuro..) e fanno bene all'ambiente, credo che sia una scelta consapevole e responsabile da divulgare il piú possibile.
Partecipa al concorso Io indosso pannolini lavabili, e tu?

venerdì 15 ottobre 2010

Video per imparare a usare la fascia lunga

Su Youtube o sui siti del portare ci sono un'infinità di video per imparare da auto-didatta le legature con la fascia lunga. Io ho imparato da sola, attraverso alcuni di questi video, solo la legatura davanti (che è piuttosto semplice) ma per quanto riguarda la legatura sulla schiena ho preferito rivolgermi a una persona esperta (era troppa la paura di legare male, rischiando che Diego cadesse..). La mitica Jessica, consulente del portare, nonchè creatrice di splendidi Mei Tai, mi ha aiutato molto nell'imparare la tecnica giusta per mettere Diego dietro e adesso ha aperto un canale di Youtube con diversi video in italiano relativi alle principali legature, sia con la fascia che con il Mei Tai. Il link è http://www.youtube.com/user/milamei1?feature=mhum  I video sono fatti benissimo!!!
Altri link utili per vedere le diverse legature sono: 1) http://www.redcanguro.org/, sito in spagnolo tutto dedicato al portare, la sezione video è ricchissima; 2) http://www.mimosyteta.es/, altro sito in spagnolo e blog bellissimo 3) http://www.youtube.com/watch?v=_JuagUvxEUA, se si mette in youtube "how to portare" escono una serie di video fatti da Nicoz (blog bellissimo!) con diverse legature.. Questa è la mia sitografia preferita.. E come dice bene Jessica l'importante è non demordere e "practice, practice e practice"...

Side-bed di cartone? Yes, we can..

La nostra cantina è stata occupata interamente da pannelli di cartone rigido per piú di un anno.. Martín voleva fare dei mobili con questi cartoni, dei divanetti per il balcone, delle poltroncine. In realtà, tra una cosa e l'altra sono rimasti abbandonati in cantina per tutto questo tempo. Si è peró presentata un'ottima occasione per utilizzarli: costruire a Diego un side-bed, ossia un lettino da attaccare al nostro letto, in maniera tale che lui continui a dormire vicino a noi peró in un suo spazio. In effetti, questa esigenza me l'ha fatta capire lui stesso qualche settimana fa. Non dormiva piú rilassato e beato come di solito, si capiva che aveva veramente voglia di un luogo tutto suo.. Siccome reputo ancora importante (e comodo, visto che lo allatto ancora..) tenerlo vicino a me di notte, abbiamo deciso di costruirgli un lettino tutto suo ma che allo stesso tempo sia ancora "ancorato" a noi.. e il side-bed, in questo senso, risponde perfettamente a questa esigenza! Lo ammetto.. amo dormire con mio figlio di fianco, guardarlo, accarezzarlo, sentirlo respirare.. La prima notte di Diego nel lettino è stata tremenda: lui che si svegliava ogni 10 minuti, a me e Martín che ci faceva strano avere nuovamente il letto tutto per noi e che, in fondo in fondo, un po' ci mancava.. Adesso le cose vanno molto meglio, il giovanotto si addormenta in braccio, lo metto poi nel suo lettino e ci dorme qualche ora.. Quando ha fame lo riprendo nel lettone con noi e continuiamo la notte cosí, come ai "vecchi" tempi.. Qualcuno potrà controbattere che cosí non gli si favorisce l'autonomia (cosa che mi è stata detta dalle tuttologhe dell'educazione di un'Associazione molto quotata qui nel mendrisiotto...) ma, in realtà, è proprio il contrario. Spero di dargli quella sicurezza di base che lo renderà in futuro un bimbo sicuro, indipendente e fiducioso in se stesso e negli altri..

mercoledì 13 ottobre 2010

Siamo in finale!!

Che sorpresa! Abbiamo partecipato al concorso fotografico indetto dal blog Equazioni e siamo arrivati tra i finalisti!! Il tema del concorso era "portare i bambini in vacanza" e noi, sebbene avessimo molte foto di Diego in fascia in Argentina, abbiamo scelto di far concorrere una foto che ci ritrae in aereoporto. Questa scelta è dovuta al fatto che, quando ad agosto siamo andati a Tucuman, la fascia in quell'interminabile viaggio è stata la nostra salvezza. Impossibile fare un viaggio di questo tipo con il passeggino.. Dover cambiare 3 aereoporti, scale mobili, massa di turisti scalmanati, salire sull'aereo etc.. Invece con la fascia tutto è stato semplice: il giovanotto si strippava a guardarsi in giro ma quando era saturo di tutti gli stimoli che riceveva si addormentava beatamente.. Io avevo le mani libere e in spalla uno zaino..Insomma, la fascia mi ha permesso di affrontare quel viaggio, cosí ansiogeno prima di partire, in maniera serena e tranquilla. Chi vuole votarci il link è questo: http://www.equazioni.org/index.php/2010/10/11/i-finalisti-del-concorso-portare-i-bambini-votate-il-vincitore/#more-9695  Foto nr. 5! Grazie comunque a Francesca e Davide per averci mandato in finale.. che emozione!!

lunedì 4 ottobre 2010

Settimana mondiale del portare 06-12.10.2010

Questo inizio d'ottobre è ricco di "settimane mondiali".. Dopo quella dell'allattamento, adesso c'è anche questo importante  appuntamento, la settimana mondiale del "portare" (babywearing.. ma parliamo italiano, giusto?). In questi giorni si cercherà di informare e sensibilizzare sulla tematica del portare i bimbi, sull'importanza del contatto, dare visibilità a metodi alternativi di crescere e di stare con i propri figli. In tutto il mondo i bambini vengono portati, in certe zone sarebbe impensabile usare carrozzine o passeggini.. Ma perchè da noi questa pratica è ancora cosí sconosciuta?? Fondamentalmente perchè la nostra è una società in cui prevale la "cultura della distanza", dove i bambini devono diventare autonomi precocemente (soprattutto dal punto di vista emotivo), in cui il  modello di maternage principale è quello "a basso contatto" (che si basa soprattutto sulla separazione corporea del bambino dalla madre per una gran parte del giorno e della notte e prevede una forte interazione verbale e visiva con il piccolo). Il portare non è solo un modo per trasportare i piccoli ma è una pratica attraverso cui si esprime come vogliamo crescere nostro figlio ed è quindi importante riconoscere il profondo valore affettivo connesso al portare. Diego, da quando è nato, è sempre stato portato con la fascia e devo dire che per noi due è sempre stata un'esperienza bellissima. Questo contatto continuo, il calore, il gioco che permette la fascia è unico... Peccato che da noi sia ancora un mondo sconosciuto! Ed è per questo che La Leche League TI organizza sabato 09 ottobre 2010 alle 10.30 sul piazzale della Stazione di Bellinzona, una passeggiata con i bimbi in fascia fino alla piazza del Sole, proprio per dare visibilità a questa pratica cosí bella, cosí dolce, cosí utile ma anche cosí poco conosciuta..

mercoledì 29 settembre 2010

Settimana mondiale dell'allattamento dal 01 al 07 ottobre 2010...

Ebbene si, tra pochi giorni inizia la settimana mondiale dell'allattamento materno, una settimana in cui si cercherà, attraverso diverse iniziative, dibattiti, conferenze etc.. di sensibilizzare sull'importanza dell'allattamento. Infatti, ancora oggi, c'è troppa ignoranza intorno al tema, sia nella gente comune che nei professionisti ed è per questo che è fondamentale rendere questo argomento oggetto di attenzione e di discussione, proprio per far si che, prima o poi, l'allattamento torni ad essere quell'arte materna naturale e spontanea,cosí come pensata perfettamente da Madre Natura..
Quindi, gli obiettivi principali della settimana mondiale dell'allattamento sono: 1)Dare più valore al contributo dei Dieci passi per il successo dell'allattamento al seno 2) Rinnovare le attività nei Servizi Sanitari e tra gli operatori e le comunità per sostenere le mamme nel raggiungimento dei loro obiettivi di allattamento al seno.3) Diffondere ovunque il messaggio che la protezione, la promozione ed il sostegno dell’allattamento siano un diritto delle mamme, un diritto dei bambini e un diritto umano. 4) Far sì che le donne e tutti quelli che si occupano di diritti umani lottino per Servizi Sanitari che sostengano l’allattamento materno. 5) Assicurarsi che gli operatori sanitari che seguono le mamme e i loro bimbi siano adeguatamente preparati per consigliarle e sostenerle nel seguire la migliore alimentazione per i bambini.
Anche qui in Ticino, soprattutto grazie ai gruppi della Leche League, si stanno organizzando diverse cose in occasione di questa settimana cosí importante. Innanzitutto, giovedi 30 settembre 2010 alle ore 20, presso la Casa Colombaro di Canobbio, si terrà un'importante conferenza tenuta da una professionista unica nel suo genere, Rosa Gatto. Il tema della conferenza è: "“Il Bonding - il buon inizio dopo il parto,l`importanza del primo contatto tra mamma e neonato". Il bonding è quella relazione che si instaura tra mamma e bambino subito dopo il parto ed è permesso da un contatto immediato pelle a pelle. Ció ha un'importanza fondamentale per l'allattamento perchè permettendo al neonato di stare sulla pancia della madre per almeno due ore egli spontaneamente migrerà alla ricerca del seno e si attaccherà, facendo cosí partire in maniera naturale e armoniosa la stimolazione e la produzione di colostro. All'ospedale di Mendrisio il bonding viene fatto e posso assicurare che è veramente un momento magico!
Un altro appuntamento imperdibile è la passeggiata con i bimbi in fascia il 09 ottobre 2010 alle 10.30, ritrovo al piazzale della Stazione di Bellinzona. Ma qui ci vuole un post apposta...

venerdì 24 settembre 2010

Piscina I love you...

Evvai.. domani, dopo una pausa di quasi 3 mesi, si rinizia con il corso di acquaticità in piscina alle terme di Stabio.. Il giovanotto e il suo papà potranno sollazzarsi nuovamente nelle calde acque termali della piscina.. Sono curiosa di vedere come sarà l'approccio all'acqua del Diego.. Avevamo iniziato il corso quando aveva 3 mesi, quando ancora non muoveva le gambe e le braccia come un pazzo, quando ancora non afferrava gli oggetti e tutto quello che gli capitava a tiro, quando ancora faceva la faccia "ma dove mi hanno portato questi genitori pazzi?" etc.. Adesso invece ha 8 mesi, il bagnetto è un'autentica gioia, schizzare acqua dappertutto, giocare con la spugna e con il delfino, vedere l'acqua sgorgare dallo scolapasta e volerla acchiappare, aggrapparsi al tubo della doccia etc.. Quindi, ne sono cambiate di cose in questi mesi.. e quindi la sua mamma è assai curiosa di vedere il suo pisellone all'opera domani.. ovviamente nelle braccia di Super Papi...
Ma perchè andare in piscina già cosí presto? Innanzitutto bisogna ricordarsi che il pargolo è stato ben 9 mesi immerso in un liquido e quindi il trovarsi immerso nell'acqua gli da un senso di continuità con l'esperienza passata, diciamo che si trova già a suo agio.. Inoltre, l'acqua rappresenta un importante stimolo allo sviluppo psico-motorio del bambino e dal punto di vista psicologico rafforza la relazione con il genitore e aumenta la fiducia in se stesso. Si lavora, quindi, sulla motricità e non sulla tecnica di movimento per educare il piacere del corpo attraverso la scoperta di sé: non si tratta, perciò, di un precoce avviamento al nuoto, ma di un'esperienza piacevole attraverso la quale migliorare lo sviluppo psico-motorio del neonato sfruttando l'ambiente acqua come fonte di stimolo per la crescita.. E in piú c'è da considerare anche l'aspetto socializzante di questa attività: si è infatti in un piccolo gruppo di bimbi e adulti in cui ci sono degli scambi, si interagisce. Insomma ci sono tanti benefici ed è bellissimo vedere i miei due uomini sgambettare nell'acqua..Ovviamente con costumi lavabili....Ma questa è un'altra storia...

martedì 31 agosto 2010

Revisione assicurazione disoccupazione.. E' una vergogna!!!

Il 26 settembre 2010 il popolo svizzero è chiamato a votare sulla revisione dell'assicurazione disoccupazione. Questa revisione è profondamente ingiusta, soprattutto perchè a risanare le casse della disoccupazione ci devono pensare sempre i soliti,ossia la classe media e bassa! Sono indignata da quanto si vorrebbe fare.. In pratica, già adesso per finanziare la disoccupazione c'è in vigore  un meccanismo vergognoso: fino a un reddito di 126.000 Frs, stipendiati e datori di lavoro pagano assieme il 2%. Sopra questo limite non vi sono trattenute salariali! Quindi, chi guadagna di piú non paga.. Ma non dovrebbe essere il contrario?? Non dovrebbe essere che chi guadagna di piú paga di piú?? Si risanerebbe in un attimo la disoccupazione se a chi guadagna milioni di franchi gli si facesse pagare il 10% del loro salario.. Con la revisione si vuol fare addirittura peggio: si vorrebbero aumentare i contributi dello 0.2% su tutti i redditi fino a 126.000 Frs. Peró, attenzione attenzione, fino al prosciugamento del debito (che oggi è di 7 miliardi di Frs), ci sarà una trattenuta salariale dell'1% anche ai redditi tra 126.000 e 315.000 Frs. Peró al di sopra di di questo limite non è previsto nessun contributo! Ma come fanno a essere cosí bastardi??? Con che logica non fanno pagare niente a  chi guadagna di piú? E ovviamente, oltre ad aumentare i contributi, taglieranno anche le prestazioni. Forse se anche i redditi alti pagassero dei contributi non si dovrebbero diminuire le prestazioni...Quindi, riassumendo: mentre un semplice lavoratore dovrà versare all'AD il 2.2% del suo salario, il presidente di Credit Suisse Brady Dougan (che l'anno scorso ha guadagnato 17.000.000 di Frs) ne verserà soltanto lo 0.005%!!! E' o non è una vergogna??? 
Fermate il mondo..Voglio scendere!!!

giovedì 26 agosto 2010

L'orto..un primo bilancio..

Da giugno il comune di Coldrerio ci ha concesso gratuitamente di coltivare un piccolo pezzo di terra per fare il nostro orto biologico. Ovviamente io mi sono entusiasmata subito all'idea, sebbene non avessimo nessuna competenza in merito, e ci siamo quindi messi all'opera per trasformare quello che era un pezzo di terra pieno di erbacce in un orto. Una volta sistemato il terreno (ore e ore di lavoro per il povero Negro e per un grande amico...), abbiamo piantato le nostre verdure: zucchine, pomodori, pomodirini cherry, zucca... E' stato bellissimo vedere crescere, maturare e raccogliere la nostra prima zucchina!!! Quello che è certo è che avere un orto implica diverse cose: 1-conoscenze ed esperienza 2-tempo: eh si la lotta alle erbacce non finisce mai!! Ci si dovrebbe dedicare giornalmente alla pulizia della terra ma, purtroppo, noi con Diego non siamo riusciti a tenere l'orto in perfette condizioni..anzi... 3-passione...
Insomma, nonostante fossimo totalmente ignoranti su come si dovesse coltivare un orto, la terra ci sta comunque dando i suoi frutti.. Ed è impagabile la sensazione di sapere di stare mangiare qualcosa che hai coltivato tu, di sapere che non contiene pesticidi, ogm o altre porcherie.. Ed è impagabile mangiare qualcosa che ha un sapore vero, non come la verdura e la frutta che si compra al supermercato che non sa di nulla!
Quindi il mio bilancio è assolutamente positivo! Adesso a settembre inizieremo a frequentare il corso di "orto biologico" sempre messo a disposizione gratuitamente dal comune e a marzo dell'anno prossimo non ci fermerà piú nessuno... per la felicità di mio marito...

lunedì 23 agosto 2010

Appunti di viaggio.. La fascia come mezzo di trasporto!

Il nostro viaggio in Argentina non è stato proprio uno di quei bei viaggi comodi, dove sali su un aereo e arrivi tranquillo tranquillo a destinazione... No, noi dovevamo prendere 3 aerei all'andata e 3 aerei al ritorno, cambiando ovviamente aereoporti di continuo.. Siamo partiti dall'aereoporto di Milano Malpensa, siamo passati per Roma Fiumicino (cambiando ovviamente terminal, prendendo trenini vari, camminando tanto..), siamo arrivati all'aereoporto internazionale Ezeiza di Buenos Aires e siamo dovuti andare all'altro aereoporto porteño Aeroparque per prendere l'aereo per Tucuman. Insomma, una bella avventura! Per fortuna che eravamo organizzatissimi, bagagli minimal e, soprattutto, la fascia lunga per trasportare Diego.. L'ho portato per tutto il viaggio, soprattutto nella posizione pancia-pancia (davanti), in modo tale da poter avere la schiena libera per caricarmi uno zaino. Praticamente lo tiravo fuori solamente quando salivamo sull'aereo e quando lo cambiavo. Lui era contentissimo, si guardava in giro incuriosito e, dopo un po', quando gli stimoli erano eccessivi si addormentava beato. Per me era comodissimo soprattutto quando si incontravano scale mobili, trenini, folla di gente, bus per andare sull'aereo..Anche a Tucuman, la fascia mi è stata veramente d'aiuto in diverse occasioni.. Andare in giro per il centro della città è un casino tremendo, c'è gente dappertutto, i marciapiedi sono abbastanza precari.. Portando Diego sulla schiena non ci sono stati problemi con il caos tucumano ed io ero molto piú rilassata..Diciamo che è stata anche fondamentale alla festa di compleanno di mia suocera (100 invitati...)...
Questo viaggio con la fascia penso meriti di partecipare al concorso indetto dal blog Equazioni (blog peraltro bellissimo e utilissimo)...
Insomma, Diego ha quasi 7 mesi, l'ho sempre portato in fascia, non ho mai usato il passeggino, e sono felicissima di avere fatto questa scelta!!

martedì 17 agosto 2010

Appunti di viaggio.. La tetta e l'aereo...

Eccoci tornati dalla nostra avventura! Siamo partiti il 25 luglio 2010 da Milano con destinazione Tucuman (Argentina), passando anche per Roma e per Buenos Aires..Eh si, il piccolo Diego, a soli 6 mesi ne ha macinati di km e di ore di volo.. Tutto è andato nel migliore dei modi e, sicuramente, un grandissimo aiuto è stato dato dalla mitica tetta e dalla fascia. Infatti, per contrastare il cambiamento di pressione e far si che al piccolo non venga mal d'orecchie, la cosa in assoluto migliore è proprio quello di farlo ciucciare sia in fase di decollo che in fase di atterraggio (ovviamente la tetta è meglio ma se no si puó anche anche dare ciuccio, dar da bere acqua in un biberon etc..), è fondamentale che ci sia il movimento della mandibola. In realtà, Diego era già talmente distrutto dopo il primo volo (Milano-Roma) che quando è decollato il secondo aereo (Roma-Buenos Aires) dormiva cosí profondamente che non c'è stato verso di fargli prendere il seno in bocca. Io ero in panico ma è andato tutto bene, cosí bene che ha dormito per 11 ore consecutive..su di me.. (il volo durava 13 ore.. ). Quando si è risvegliato non ha fatto una piega e si è comportato come se si trovasse nel letto di casa: sorrisi, urletti, allegria traboccante.
Anche nell'atterraggio non ci sono stati problemi, Diego ha ciucciato tranquillamente e tutto è andato nel migliore dei modi. Siamo arrivati a Buenos Aires alle 7 del mattino e per fortuna avevamo una zia dove poter andare a riposare un po' prima di riprendere il terzo aereo per Tucuman alle 18. Su questo aereo Diego qualcosina ha sofferto (aereo piú vecchio?? altezza di volo molto piú bassa??) perchè ha avuto qualche piccolo episodio di pianto acuto ma niente di grave, assolutamente gestibile e molto passeggero. E finalmente alle 20.30 del 26 luglio 2010 siamo arrivati in terra tucumana, distrutti ma felici...

mercoledì 21 luglio 2010

Destinazione Argentina senza passeggino...

Ebbene si, ci siamo.. Tra pochi giorni si parte per l'Argentina, destinazione Tucuman, per far conoscere il piccolo Diego alla famiglia tucumana..Il viaggio non sarà proprio una passeggiata, infatti dobbiamo prendere 3 aerei (Milano, Roma e Buenos Aires..) e stare in giro circa 30 ore (!!!) prima di arrivare a destinazione. La maggior parte delle persone con cui ho parlato mi ha semplicemente detto che sono una pazza, che con un bambino cosí piccolo sarà difficile, che.. che... che.. Insomma, sostegno poco.. Io, in realtà, inizialmente ero abbastanza agitata all'idea mentre ora sono molto piú tranquilla. Questa tranquillità deriva in parte dal fatto che Diego è un bimbo tranquillo e pacifico e dall'altra dall'idea di partire solo con zainoni e fascia. E si, noi il passeggino in Argentina proprio non ce lo portiamo. Non l'ho mai usato qui a casa, figurati se me lo porto dall'altra parte del mondo!! L'idea è di mettere Diego davanti, come ai vecchi tempi quando era un frugolettino, e portare dietro lo zainone. Ovviamente i bagagli sono assolutamente minimal!!  Sono molto fiduciosa nel potere calmante e tranquillizzante della fascia.. Insomma, vedremo... Nei prossimi giorni sapró dire come è andata questa avventura.. 

venerdì 9 luglio 2010

Portare sulla schiena..

Il momento del passaggio dal portare pancia a pancia (e quindi il piccolo sul davanti) a quello di metterlo sulla schiena è decisamente delicato. Il rischio è di entrare in panico e abbandonare tutto.. Ma con la fascia, ormai si sa, è questione di pratica e di costanza. In teoria un neonato potrebbe essere portato sulla schiena fin dai primi giorni, ma bisognerebbe essere delle maestre e fare delle legature fenomenali per tenere su la testa del piccolino. Io ho deciso di iniziare a portare Diego dietro quando ha cominciato a tenere ben ferma la testolina, prima non mi fidavo! Devo dire che, inizialmente, avevo un po' di paura, il fatto di non vederlo mi metteva un po' di panico e, soprattutto, non me la sentivo di fare delle prove con lui dentro da sola. Alla fine, visto che la sicurezza viene prima di tutto, ho deciso di andare da una persona esperta per farmi aiutare,  (http://www.nelnido.com) e devo dire che mi è veramente servito,soprattutto per darmi quella tranquillità di cui avevo bisogno. Sicuramente il passaggio che mette piú paura è quello di "buttarlo sulla schiena e farlo scivolare" ma poi quando ho visto che il Gordo si divertiva come un pazzo ed era tranquillo, la paura è passata! E adesso è una pacchia, portare sulla schiena è veramente comodissimo.. Io cucino, passo l'aspirapolvere, pulisco i pavimenti, passeggio con Birillo, con il Diego dietro.. E lui un po' si guarda in giro ma dopo poco dorme come un sasso..
Siccome la fascia all'inizio mi metteva un po' paura, ho comprato anche un Mei Tai della Storchenwiege visto che mi sembrava piú semplice da indossare. In effetti, mettere Diego sulla schiena con il Mei Tai è piú semplice ma poi il problema è che resta troppo "incassato" addosso alla schiena, non puó guardar fuori.. Non so se perchè è ancora troppo piccolo.. Alla fine, quindi, ho deciso di tornare alla vecchia e cara fascia.. E adesso non ci ferma piú nessuno!!

mercoledì 7 luglio 2010

Io allatto alla luce del sole e non me ne vergogno!!


Art by Erika Hastings at http://mudspice.wordpress.com/ Allattare è la cosa piú naturale che ci sia.. La natura ha predisposto tutto per far si che una madre possa nutrire fin da subito il suo piccolo, stabilendo con lui quel legame unico e indissolubile che si puó formare solo tra mamma e figlio.. Al giorno d'oggi questa pratica meravigliosa e naturale non viene sempre vista di buon occhio se viene fatta in pubblico. Forse non si è piú abituati a vedere donne allattare e quindi non è piú un comportamente socialmente accettabile come invece lo è dare il biberon.. Allora io mi dico: siamo circondati da tette e culi in ogni dove, in quasi tutte le pubblicità ci sono allusioni sessuali, la volgarità campeggia ovunque e ció viene accettato senza problemi mentre una madre che allatta (e quindi tira fuori una tetta) crea scandalo e imbarazzo.. Ma vi rendete conto in che mondo viviamo??? Io non ci capisco piú nulla.. Va bè, io allatto in pubblico senza nessun tipo di problema, non mi sono mai e dico mai vergognata di nutrire mio figlio, anzi!!

giovedì 24 giugno 2010

Bonding e allattamento

L'ospedale Beata Vergine di Mendrisio, come già detto, gode del riconoscimento Unicef quale Ospedale amico dei bambini, in quanto si impegna a promuovere l'allattamento materno. E' per questa ragione che a Mendrisio viene anche promosso il "bonding", ossia quel primissimo contatto tra madre e bambino che avviene dopo il parto. In inglese, bond significa "attaccare, incollare, cementare" e per bonding si intende quindi  il processo di formazione del legame tra i genitori e il loro bambino. E' questo legame profondo, specifico, permanente (fisico e psicologico insieme) che permette di allattare, di cullare, di giocare con il proprio bambino, ma anche di proteggerlo, di  non trascurarlo, di non abbandonarlo.. Al punto 4 del decalogo dell'Unicef, si auspica che la madre possa attaccare al seno suo figlio già nella prima mezz'ora dopo il parto, perchè ció permette fin da subito l'instaurarsi della relazione madre-bambino. Infatti, subito dopo il parto, se madre e bambino stanno bene, il piccolo viene lasciato per due ore sulla pancia della mamma, senza essere nè lavato, nè pesato, nè torturato con altri mille esami clinici, con una luce soffusa. Il contatto visivo sitmola il conoscersi a vicenda e per il bambino è importante sentire a livello tattile la sua mamma, udire il suo battito del cuore, udire la voce dei genitori e odorare la pelle materna. Questo ha un effetto tranquillizzante per il bambino, stremato dalle fatiche del parto. E anche per la mamma è una gioia impagabile! E' stato infatti scoperto che il neonato, nei primi 60-90 minuti dopo la nascita, si trova nello stato di veglia tranquilla nel quale puó aprire gli occhi, guardare (e conoscere) i genitori, ascoltare la loro voce, cercare (da solo) il seno della mamma, sentirsi rassicurato da quell'abbraccio che simula quello noto dell'utero. In questa fase il neonato è molto attento e riesce a percepire ció che lo circonda; è in questo momento che ha il suo primo contatto con il mondo; bisognerebbe evitareche queste prime percezioni avvenissero attraverso persone estranee, in luoghi diversi dal corpo della mamma (dalla sua voce e dal suo odore). Dopo circa due ore dal parto il neonato passa in uno stadio di sonnolenza o di vero e proprio sonno, recupera le forze e la sua percezione del mondo si riduce fino quasi ad annullarsi: è solo in questo momento che sarebbe opportuno staccarlo dalla mamma per sottoporlo agli esami di routine essenziali.. E' incredibile vedere come il piccolo, se la madre ha avuto un parto naturale e quindi non è stata somministrata un'anestesia, "migri" dopo un po' alla ricerca del capezzolo e inizi a ciucciare autonomamente.. Sembra che la tetta abbia l'odore del liquido amniotico e per tale motivo il neonato ne sia attratto. Diego l'ha fatto e posso dire che è una sensazione meravigliosa!!! Dopo un parto difficile, sia per me che per lui (e anche per il papà), potersi abbracciare e lasciarsi andare l'uno nelle braccia dell'altro è ció che ti fa dimenticare istantaneamente (quasi..) il dolore appena provato. Si spera, quindi, che sempre piú ospedali si decidano a mettere in pratica queste cose, regalando cosí a numerose famiglie queste emozioni indescrivibili e permettendo a mamma e bimbo di iniziare alla grande il loro allattamento!! Da quel che so, purtroppo, peró anche tra gli operatori regna un certo scetticismo ("prima il bonding non si faceva e i bambini venivano su bene lo stesso...".. questo è quello che si sente dire..) e sono pochi i professionisti che portano avanti la loro battaglia in favore di allattamento, rooming-in, bonding e tutto ció che riguarda le pratiche dove vengono messe al centro la mamma e il bambino.. Speriamo che le cose cambino e che l'importanza di tutto ció non venga piú messa in discussione!!

martedì 22 giugno 2010

I gadget come sostituti materni..

L'altro giorno mi è arrivato a casa uno dei tanti cataloghi di vendita per corrispondenza di articoli per bambini e, ovviamente, ho iniziato a sfogliarlo per vedere se c'era qualcosa di interessante o utile per Diego. Invece di trovare qualcosa per il piccolo mi sono ritrovata a riflettere su alcuni gadgets che, a mio modo di vedere, mi hanno veramente disgustata. Per esempio, 1) il Tummy Sleep, un orsetto di peluche che ha un dispositivo elettronico regolabile per riprodurre "i suoni intra-uterini"  (come il battito del cuore della mamma...). Sembra che basti mettere il Tummy Sleep di fianco al piccolo nel lettino, regolare l'intensità del volume e voilà.. il bimbo si addormenta per incanto, felicissimo come una Pasqua, del suo suono intra-uterino fasullo.. Addirittura, se il bambino rinizia a piangere si rimette in moto automaticamente. Inoltre, oltre ai fantastici suoni intra-uterini è possibile anche registrare la voce della mamma... Ma perchè la mamma non puó parlare o cantare direttamente a suo figlio??? E poi è anche fatto di un materiale che si impregna dell'odore della mamma.. Insomma, un perfetto sostituto materno con forma di orso! Diciamo che è un po' misero come paragone.. Forse il bambino preferirebbe avere lei, la sua mamma originale.. Perchè bisogna dare al bambino una serie di accessori che nascono e vengono pubblicizzati come tentativi di imitazione della madre, quando puó avere quella vera? Immagino che nessuno preferisca le imitazioni agli originali... Sembra proprio che il mercato dei prodotti per l'infanzia offra una vasta gamma di accessori che riflettono la cultura dominante da noi per quanto riguarda il maternage, ossia la cultura della separazione. Nella maggior parte dei Paesi del mondo le madri, ad oggi, non usano sdraiette, carrozzine, lettini, ciucci e biberon, ma tengono il proprio bimbo addosso, lo allattano, e vanno avanti con la loro vita di tutti i giorni. Un altro oggetto inutile e alquanto ridicolo è 2) la sdraietta "Polly Swing. che trattiene il neonato in "un caldo abbraccio. La super consolle offre melodie, rilassanti suoni della natura, o ancora il battito del cuore che ricorda al neonato la vita prenatale, oltre che luci a 6 diversi colori, per il relax del bambino. Ha inoltre ben 4 ritmi di velocità.. "Insomma, culla, abbraccia, fa pensare al piccolo di essere immerso in un bel bosco o di essere a contatto con la mamma visto che gli fa sentire il battito.. Ma questi qua della Chicco pensano che i bimbi siano cosí pirla??? Quante mamme conosco che dicono che i piccoli non ci vogliono proprio stare nella sdraietta.. E chissà come mai..In fondo, come l'ovetto, non sono nient'altro che contenitori dove riporre il piccolo per far si che la mamma si ritagli degli spazi.. e molti bimbi non accettano la separazione dalla madre, neanche per poco (io ne so qualcosa e per questo me lo porto addosso.. :D). Il bambino che "vuole stare sempre in braccio" non sta facendo capricci e non ha vizi ma sta semplicemente comportandosi come la sua stessa natura gli impone: l'istinto del cucciolo è, infatti, quello di stare con la madre e la separazione viene vissuta come situazione di pericolo. A questo proposito consiglio a tutti di leggere il libro ""Besame mucho" di Carlos Gonzalez.
E per finire non poteva mancare una bella giostrina da attaccare alla culla, 3) "Symphonie" Princesse, una meravigliosa giostrina "pedagogica" con telecomando.. Appena il piccolo piange, zac... premiamo il telecomando e si possono attivare 3 generi musicali diversi.. ovviamente si consiglia quella classica che stimola l'intelligenza.. Ma per favore!!!! Se tuo figlio piange, prendilo in braccio, coccola e cantagli tu qualcosa.. Diego con "Manuelita" si tranquillizza istantaneamente.. Per il piccolo non c'è niente di meglio e di rassicurante che le braccia materne e la sua voce! Mamma non lasciamoci rincoglionire da queste cose, ricordiamoci che è la madre il piú desiderabile degli oggetti.. 

venerdì 18 giugno 2010

Rivalutando i ciripà...

Eccomi qui, a distanza di mesi, a fare un bilancio dei diversi pannolini che ho provato. Innanzitutto sono felicissima di avere riscoperto i ciripà.. All'inizio li avevo un po' snobbati, forse perchè piú difficile da legare, ingombranti, enormi per Diego, io decisamente inesperta.. L'altro giorno, peró, ho deciso di riprovare a usarli e devo dire che sono rimasta veramente soddisfatta, soprattutto per la qualità della maglina di cui sono fatti. Infatti, i pannolini lavabili "all in one", tipo i Bumkins, dopo qualche lavaggio, diventano molto duri e tendono a "tagliare" un po' sulle cosciotte. Gli Imse Vinse posso dire che sono un po' meglio in quanto sono rifiniti molto bene nel girocoscia ma la microfibra che c'è all'interno tende ad indurirsi.. Invece i ciripà, a livello di vestibilità, sono fantastici! Aderiscono perfettamente al corpo, sono morbidi e, se messa bene la mutandina impermeabile, non ci sono fuoriuscite. E poi io sono diventata un po' piú esperta... 

martedì 8 giugno 2010

Pannolini usa e getta (parzialmente) ecologici

Devo ammetterlo.. Di notte non ce la facciamo proprio ad usare i pannolini lavabili poichè  implicherebbe troppe levatacce e, quindi, abbiamo deciso di usare i pannolini usa e getta ecologici, quelli fatti con amido di mais e senza componenti plastiche. Sono dei pannolini biodegradabili (tranne per le parti in velcro che possono essere facilmente eliminate), fatti appunto con materiali biologici e non sono sbiancati con il cloro. Ci è sembrato un buon compromesso per garantirci, sia a noi che a Diego, sonni tranquilli.. Ovviamente anche questi pannolini contengono materiali interni sintetici (gel superassorbenti) perchè se no non potrebbero assorbire cosí tanto, caratteristica principale del pannolino monouso. Peró nei pannolini ecologici si fa il possibile per sostituire ciò che nei pannoli usa e getta “tradizionali” è sintetico e “plasticoso” con materiali derivati dal mais e dagli zuccheri (amidi) ed estratti dai cereali, piuttosto che dalla plastica (quindi dal petrolio). I cotoni e la cellulosa vengono igienizzati con acqua ossigenata piuttosto che con cloro (pericoloso per l’ambiente e per l’uomo). La cellulosa proviene da coltivazioni controllate. Sebbene per favorire l’assorbimento della pipì (ed evitare l’effetto ritorno di bagnato sulla pelle) si consideri necessario mettere dei gel sintetici altamente assorbenti, perché la tecnologia allo stato attuale non ne consente la totale eliminazione (se no non assorbirebbero a sufficienza), se ne calcola la quantità minima indispensabile e, in alcuni casi, i gel sintetici vengono parzialmente sostituiti da gel vegetali.
Grazie al rivoluzionario impiego nei filtranti di fibre derivate dagli amidi vegetali, si ottiene un prodotto ipoallergenico, sempre fresco (al contrario delle plastiche sintetiche, non assorbe il calore corporeo), asciutto e biocompatibile al contatto con la pelle, in larga parte biodegradabile in discarica. In caso di incenerimento non produce diossina.
Comunque, n ogni caso, I BIMBI VANNO CAMBIATI SPESSO per due motivi principali: 1) non è bello stare nella cacca e nella pipí per ore; 2) per ridurre il rischio di dermatiti e arrossamenti è necessario che la pelle si asciughi a contatto con l'aria fresca. Il rischio di sviluppare dermatiti è maggiormente presente quando si viene a creare un microclima caldo e umido (come quello che si sviluppa portando a lungo i pannolini), favorevole non solo alle abrasioni per sfregamento della pelle con i filtranti sintetici surriscaldati, ma anche allo sviluppo di colture batteriche e di micosi.
Io uso i pannolini ecologici Biofolie e li compro sul sito http://www.sonnenkind.ch/Couches/Couches-eco/Couches-Bio-4-9-kg::243.html. Comprando il cartone (7 pacchi da 28 pannolini ognuno) non costano molto di piú dei pannolini usa e getta classici (Pampers & C.). A noi, con il fatto che li usiamo solo di notte, poi ci durano mesi e mesi..
Tutte queste info le ho prese da " Cambiare pannolino: manuale di assistenza per genitori ecologici o aspiranti tali "

sabato 5 giugno 2010

Pannolini lavabili Happy Heiny's

Era da un po' che avevo la tentazione di provare questi pannolini con i bottoncini. e alla fine non ho resistito.  Sono entrata sul solito sito Jubilane e ne ho acquistato uno di prova. Devo dire che sono veramente fantastici!! Hanno diversi vantaggi: innanzitutto sono a taglia unica, ossia si mettono da quando nasce il pupo fino ai 16 Kg.. Quindi si fa una spesa iniziale abbastanza consistente ma poi la si ammortizza rapidamente.  L'interno è in micropolar morbidissimo e l'esterno in PUL. Si tratta di un modello pocket perchè è dotato di una tasca dove viene inserito il super inserto assorbente. Aderiscono molto bene al corpo del piccolo e non ci sono fuoriuscite! E poi i colori sono bellissimi.. Mi sa che dopo tutti gli esperimenti che ho fatto passeró definitivamente a questo tipo di pannolo...

martedì 1 giugno 2010

Rooming -in e allattamento

L'ospedale Beata Vergine di Mendrisio è un ospedale "amico dei bambini", ossia gode del  riconoscimento UNICEF perchè favorisce e promuove l'allattamento al seno, secondo le norme stabilite da Unicef e dalla Fondazione svizzera per la promozione dell'allattamento al seno. E' stato stilato un decalogo che l'ospedale si impegna a rispettare per poter godere di questo riconoscimento. Al punto 7 del decalogo si parla del rooming -in: il neonato deve essere sistemato nella stessa camera della madre in modo tale che possano stare insieme 24 ore su 24. Ció influenza positivamente l'allattamento per ovvie ragioni: innanzitutto la madre puó attaccare il piccolo al seno appena inizia a cogliere i primi segnali che suo figlio gli sta mandando ,  prima che inizi a piangere dalla fame. (sono tanti i segnali di fame che il neonato manda prima di piangere, di solito 30 minuti prima del pianto, il pianto è un segnale tardivo!!!). Si favorisce cosí l'allattamento a richiesta. Iniziare bene l'allattamento non è cosí evidente nè naturale come si penserebbe, è un'arte, ci vuole pazienza e costanza.. Se il bambino piange disperatamente sarà sicuramente piú difficile attaccarlo nella posizione corretta, si è tutti piú nervosi e si rischia di agitarsi e di entrare in un circolo vizioso (bambino piange, si attacca male, mamma ha dolore, si innervosisce, bambino non si calma etc..). Poi il rooming-in evita inutili separazioni che sono fonti di stress per il neonato. Ogni tanto bisognerebbe provare a mettersi nei panni del piccolo: è stato 9 mesi nella pancia e poi, dopo poche ore, ti separano già dalla tua mamma per metterti in una nursery.. Tremendo!! Il rooming-in,inoltre, aumenta la protezione dai batteri ospedalieri e fa si che i bambini piangano meno, disperdendo cosí minori energie. Inoltre stare insieme alla madre favorisce il bonding (la relazione primaria) e permette di conoscersi e abituarsi a vicenda..
Stare 24 ore su 24 con la madre permette al piccolo di continuare l'esperienza di essere avvolto di amore e dunque rappresenta la naturale continuazione del benessere e della sicurezza che ha conosciuto per 9 mesi prima della nascita.
Diego, in teoria sarebbe dovuto nascere alla clinica Sant'Anna di Sorengo, in quanto la mia ginecologa operava unicamente in quella struttura. Quando ho saputo che al Sant'Anna c'era la nursery e non avrei potuto tenere mio figlio sempre con me (puoi solo se sei in camera privata o se ti fai la Fiocco Card, per la modica cifra di 3.000 Frs....) ho deciso di cambiare ginecologo e di partorire a Mendrisio! E sono stata felice della mia scelta... Io e Diego abbiamo potuto dormire insieme (ma proprio insieme...nello stesso letto...) fin da subito e quei momenti sono e saranno per sempre indimenticabili.. dormivo poco, è vero,  ma stare ore e ore a guardare tuo figlio ti ripaga di tutta la stanchezza fisica.. Quindi donne: scegliete con cognizione di causa dove volete partorire, perchè proprio li, chiedetevi se fanno il bonding o il rooming-in, come sono le sale parto, come vedono l'allattamento al seno e cosa fanno per promuoverlo... Partorire è un'esperienza talmente grande che bisogna conoscere le diverse opzioni possibili.. per il bene di tutti!

venerdì 28 maggio 2010

Tanto per cambiare.. costumini usa e getta..

E si, i costumi usa e getta non potevano certo mancare.. Diego ha iniziato il corso in piscina con il suo papà e non ho potuto fare a meno di notare come praticamente tutti i piccoli, salvo qualche eccezione, indossino dei costumi usa e getta, perarltro tutti uguali (l'omologazione inizia presto...) che si comprano alla Migros. Noi abbiamo deciso, coerentemente con la nostra filosofia di vita, di comprargli un costumino normale, da lavare. Abbiamo optato per due costumi Imse Vimse, visto che ci siamo trovati bene con questa marca anche per i pannolini lavabili. Li abbiamo comprati on line sul sito http://www.jubilane.ch/soleil-baignades-imse-vimse-couche-piscine-bleu-p-4774.html. Sembrano un po' meno contenitivi degli usa e getta, proprio perchè sono dei costumini normali ma sul sito assicurano che essendo belli aderenti alle cosciotte (vero!) non c'è rischio di fuoriuscite.. Noi abbiamo rischiato fin dall'inizio ed è sempre andata bene... Il materiale è ottimo e anche i disegni sono proprio belli!! e dureranno fino ai 10 kg del pargolo...

giovedì 27 maggio 2010

Orto comunale

Oggi un piccolo sogno si sta realizzando.. Infatti, grazie al progetto organizzato dall'associazione Agenda 21, in collaborazione con il Comune di Coldrerio e l'Istituto scolastico, potremo anche noi avere un piccolo pezzo di terra da adibire ad orticello!! Evviva! Era già da un po' che sentivamo l'esigenza di coltivare qualcosa di nostro ma, considerando che viviamo in un palazzo ció era alquanto difficile e complicato.. E invece adesso potremo finalmente mangiare frutta e verdure sane e biologiche, senza spendere un sacco di soldi per alimenti che non sanno assolutamente di nulla e che arrivano dall'altra parte del mondo (quando si potrebbero tranquillamente coltivare da noi...) e per di piú che vedremo crescere giorno per giorno!
L'idea è veramente bellissima: sono stati creati all'interno del parco del Paü dei piccoli appezzamenti di terreno di cui due sono a disposizione della scuola e dei suoi allievi a scopo didattico e culturale. Anche noi orticoltori saremo chiamati a collaborare a progetti didattici insieme ai maestri.
I principi dell'orto sono i seguenti: l'orto al Paü è un luogo comunale, un luogo produttivo, un luogo di educazione dove si svolgono attività didattiche, un luogo di ricerca e sperimentazione, un luogo coltivato secondo i principi dell'agricoltura biologica, un luogo sano non contaminato da prodotti chimici, un luogo aperto dove la scuola e gli orticoltori interagiscono, un luogo d'incontro tra generazioni e altre culture, un luogo dove vengono anche accolte e protette specie orticole rare e a rischio di estinzione.. Che dire... Splendido! Complimenti al Comune per questa bellissima opportunità!

mercoledì 26 maggio 2010

A proposito di salviettine umidificate...

Le salviettine umidificate usa e getta sono un altro prodotto molto usato dalle mamme moderne, non solo nelle situazioni di emergenza (ossia nei posti in cui non si ha l'acqua a portata di mano) ma anche durante i cambi pannolo casalinghi del piccolo. Queste salviettine hanno diverse controindicazioni: 1) il culetto santo del bebè puó essere esposto al rischio di reazioni allergiche (è cosí bello lavarsi con l'acqua...). E' stato fatto uno studio da tre dermatologhedell'Università di Bologna per indagare il potenziale rischio di reazioni allergiche per la cute delicata del bebè e la compsizione delle salviettine umidificate. Sono state testate 23 marche di salviettine in commercio in Italia e i risultati evidenziano la presenza di ingredienti descritti nella letteratura scientifica come fonte di allergia in 21 dei 23 prodotti esaminati. Per quanto riguarda i conservanti utilizzati, in 19 casi si trattava di possibili allergeni. Le conclusioni sono state pubblicate sulla rivista scientifica inglese "Contact Dermatitis" (http://www.uppa.it/dett_articolo.php?ida=97&idr=2&idb=86); 2) costano una cifra e se si usano spesso incidono notevolmente sul bilancio mensile familiare; 3) inquinano, aumentando la mle di rifiuti da smaltire.
A casa quindi sarebbe auspicabile lavare il proprio cucciolo solo con acqua e poi alla fine passare un po' di olio d'oliva o olio di mandorle (io uso quello di mandorle, lo si compra tranquillamente in farmacia).
Per il bene del bebè e dell'ambiente bisognerebbe usare le salviettine usa e getta solo ed esclusivamente quando necessario (fuori casa o situazioni particolari) e comprarle di ottima qualità. Le salviettine biologiche costano molto di piú di quelle tradizionali ma se vengono usate sporadicamente la spesa viene tranquillamente ammortizzata. Le migliori salviettine biologiche e le piú naturali sono le  Rosenmandel (si comprano sul sito Sonnenkind). Hanno un  morbido foglio di cellulosa non sbiancata col cloro  imbevuto di olio di
mandorle e di arachidi, e di olii essenziali di rosa, senza alcun addizionante chimico (né stabilizzatori, emulsionanti, PEG o derivati, coloranti, alcool, etc.). Tutti gli ingredienti sono giudicati consigliabili dall’accreditata rivista tedesca OEKO-TEST.  Questa è la composizione: glycine soja (olio di soja biologico-no ogm), prunus dulcis (olio di mandorla), tocopherol (vitamina E), ascorbyl palmitate, rosa canina, lecithin, glyceryl oleate, citric acid, parfum, citronellol, geraniol, linalool.
Inoltre lasciano un leggero strato di olio di mandorle sul sederino, idratandolo. Io mi trovo molto bene anche se preferisco di gran lunga, quando è possibile, usare l'acqua!

venerdì 21 maggio 2010

Presentazioni...

Ieri Martín, essendo una persona piuttosto critica (per non dire rompiballe..) mi ha fatto notare un paio di cose a riguardo di un mio post passato. Siccome lui critica ma molto spesso ha ragione ho deciso di seguire il suo consiglio, rivisitato un po' a modo mio..Mi sembra giusto che presenti su questo blog chi siamo... Dunque.. ci sono io, Barbara, 31 anni, educatrice (prima) e mamma a tempo pieno (adesso). Vorrei semplicemente un futuro migliore e sono convinta che, anche attraverso dei piccoli gesti, qualche cambiamento lo si potrebbe ottenere.. Amo la natura, gli animali, l'onestà, le amicizie vere, la giustizia, le piccole cose quotidiane, la gente quando ti saluta. Amo cogliere gli attimi, ridere, giocare, viaggiare e conoscere culture diverse (non per niente mi sono sposata un sud americano..). Amo cucinare, andare a spasso con Birillo, guardare per ore il mio piccolo Diego, passare serate a parlare con Martín. E in questo momento la cosa che amo di piú è la mia famiglia!!! Non sopporto invece l'arroganza, la prepotenza, le ingiustizie, l'inquinamento, i politici, il conformismo, i centri commerciali, il potere, il moralismo, l'ipocrisia, la guerra, la violenza, le armi, chi si lamenta sempre e non è mai contento, il capitalismo selvaggio..
Martín è mio marito ed è una persona eccezionale, nonchè un padre meraviglioso! Come già anticipato è anche un rompiballe, nel senso buono del termine..Una delle poche cose che ci vede quasi sempre in contrasto è l'architettua..e lui fa l'architetto!!! Non vado oltre perchè lascio a lui la facoltà di presentarsi, se vorrà..
Da pochi mesi la nostra famiglia si è allargata ed è arrivato Diego! La nostra vita è cambiata, essere genitori è qualcosa di meravglioso, di talmente grande da lasciarti a volte senza fiato.. Il cucciolotto ha adesso quasi 4 mesi, pesa 7,5 Kg, mangia come un mostro, piange pochissimo, ride una cifra ed è stupendo!!!!
E poi c'è lui, Birillo...Non poteva mancare il cane della casa.. Un "simpatico" incrocio mamma Labrador-padre ignoto di 42 Kg, di 6 anni...Anche lui è un gran rompiballe peró è anche un tenerone...Venderebbe tutta la famiglia per un pezzo di cibo...Adora l'acqua e rincorrere gli animali selvatici (purtroppo per me!!).. E' stato anche un cane da lavoro per un certo periodo... Ma quella è un'altra storia...

giovedì 20 maggio 2010

I punti negativi dei pannolini usa e getta...

I pannolini usa e getta di ultima generazione sono super assorbenti, comodi, pratici.. Ma quali sono le cose negative che hanno inciso sulla mia scelta di usare i pannolini lavabili? 1)Inquinamento: nei primi due anni e mezzo di vita ogni bambino produce una quantità di rifiuti pari a circa una tonnellata di pannolini. Ogni giorno in Italia vengono utilizzati almeno 6 milioni di pannolini usa e getta, che in un anno corrispondono a 2 miliardi e 190 milioni di pannolini di plastica. A questi dati vanno agginti quelli relativi ai numerosi inquinanti dispersi nell'ambiente sia per la produzione dei pannolini sia per le risorse non rinnovabili impiegate. Si è calcolato che un bimbo utilizza circa 500 pannolini ogni tre mesi, per la cui produzione viene abbattuto un albero di medie dimensioni. Un bimbo che usa pannolini usa e getta, al compimento del terzo anno ha contribuito ad abbattere 10 alberi di medie dimensioni. Diciamo che non avranno poi una bella prospettiva sul mondo che li aspetterà da grandi.. 2) Sostanze potenzialmente tossiche presenti negli usa e getta: la parte interna dei pannolini è formata da una polpa di cellulosa e da polimeri superassorbenti (silicati, acrilati e simili). Il resto è costituito a pellicole in polipropilene (sopra) e polietilene (sotto), unite ad adesivi (velcro), elastici e nastri. E' difficilissimo sapere la composizione delle sostanze contenute nei pannolini perchè raramente i produttori, non essendo obbligati per legge, la scrivono sulle confezioni. Da uno studio effettuato sembra che alcune marche utilizzino TBT (tributilina), una sostanza altamente tossica che servirebbe a stabilizzare la parte plastificata del pannolino ed evitare il deterioramento. Oltra al TBT ci sono altre sostanze "sospette", come i silicati o gli acrilati che sono il "cuore superassorbente" del pannolino, di cui non si conoscono tuttora gli effetti collaterali a contatto con la pelle del bambino. Di certo sono i principali responsabili degli arrossamenti da contatto della delicata pelle del bebè e di micro abrasioni dovute allo sfregamento. Inoltre, gli usa e getta tradizionali vengono sbiancati con il cloro e quindi ci potrebbero essere dei residui. E' giusto dire che non ci sono studi certi che dimostrano i rischi legati al possibile assorbimento di sostanze potenzialmente tossiche attraverso la pelle del neonato. Si puó peró affermare che le statistiche mediche di tutti i Paesi dove si usano abbondantemente pannolini usa e getta evidenziano un aumento dei casi di arrossamento, eritemi da pannollino ed allergie. Quindi perchè far passare anni e anni il piccolo rinchiuso in mutandoni di plastica???
Questi dati li ho trovati sul manuale "Cambiare pannolino: manuale di sopravvivenza per genitori ecologici o aspiranti tali", scaricabile direttamente dal sito http://www.pannolinilavabili.info/

lunedì 17 maggio 2010

Tagli alle rendite per i cani guida...

Pochi giorni fa ho letto sul giornale un articolo (http://www.caffe.ch/news/articolo/47534/1 ) che mi ha lasciato veramente di stucco e, diciamocelo francamente, mi ha fatto letteralmente incazzare!! Dal 1 aprile 2010 il consigliere federale Burkhalter e il suo dipartimento hanno diminuito, dall'oggi al domani e senza nessuna spiegazione, la rendita che veniva versata ai ciechi per il mantenimento dei loro cani guida, passando da 190 a 110 Frs. Questi soldi servono per il cibo (è cosa nota che i Labrador mangiano molto e non sono proprio piccolini) e per le spese veterinarie.. Insomma è sempre la stessa storia: questi politicanti farlocchi ed incivili cercano di far cassa sempre e solo sulle spalle dei piú deboli, della povera gente, degli onesti, di chi si fa il culo per arrivare a fine mese... E invece i bonus dei manager non vengono neanche tassati! Per non parlare della ridondante idea degli sgravi fiscali ai piú ricchi... Ma come puó funzionare un sistema cosí? Come si puó permettere che persone guadagnino 40 milioni di franchi all'anno (vedi i vari Vasella e compagnia bella..)?? Perchè tanta ingiustizia sociale?? Perchè nessuno si indigna?? A volte sembra che sia talmente normale accettare che le cose vadano cosí.. e invece, forse, bisognerebbe protestare un po' di piú per evitare di prenderla sempre in quel posto..

venerdì 7 maggio 2010

Portare: la fascia lunga!

Ho scoperto la fascia lunga per caso: dovevo trovare assolutamente un modo per poter uscire con Diego e Birillo, considerando che con il passeggino o carrozzina era impossibile! Un'amica mi ha dato la dritta della fascia e da li mi si è aperto un meraviglioso mondo!!! Anche qui ho passato ore e ore sui diversi forum per capire qual era la fascia migliore, quale il tipo piú adatto a me, come si usava etc.. Infatti anche l'universo delle fasce è vastissimo: ci sono corte, lunghe, in jersey, in cotone, in stoffa, con l'anello (sling), per non parlare dei diversi modi per legare (ognuno fa in maniera diversa..). Alla fine ho optato per una storchenwiege , comprata sul sito http://www.sonnenkind.ch ed infatti è stata un'ottima scelta. Infatti, insieme alla Dydimos, sembra che questa marca sia la migliore (a detta di una consulente del portare indipendente!).
L'approccio con la fascia è sempre un po' difficile ma poi, se non si demorde, tutto risulta piú semplice!!
Portare ha tantissimi vantaggi sia per la mamma (o il papà) che per il bimbo: il contatto trasmette sicurezza, è un bisogno del neonato. Stare a contattocon il bambino significa parlare il suo linguaggio, quello che comprende dal primo momento, il linguaggio della pelle, del tatto, che gli comunica sicurezza esistenziale e attraverso cui stabilisce la prima relazione con l'esterno. Quasi sempre il piccolo infatti messo in fascia si addormenta, cullato dal movimento ritmico di porta (garantito!!).Per chi porta si ha il grande vantaggio di avere le mani libere e di godersi questo meraviglioso abbraccio continuo con il proprio bimbo!

martedì 4 maggio 2010

Perchè i pannolini lavabili? I vantaggi per il bimbo!

I pannolini lavabili sono naturali, economici ed ecologici. Inoltre, oltre al risparmio economico e alla sostenibilità ambientale ci sono dei grandi vantaggi anche per il benessere del bebè. Infatti i pannolini usa e getta fanno spesso irritare il culetto del pargolo per diversi motivi: 1- assorbono tanto e quindi si ha la tendenza a cambiare meno frequentemente il pannolino; 2- questa super assorbenza è ottenuta con l'impiego di gel chimici potenzialmente tossici. Inoltre, sembra essere collegato l'elevarsi dell'età in cui i bambini abbandonano il pannolino e l'uso degli usa e getta. E' infatti possibile che i gel superassorbenti, visto che limitano la sensazione di bagnato, ritardano la comprensione delle sensazioni fisiche e quindi la percezione del "fare pipí addosso" e rendano piú difficile il passaggio al vasino.
E poi chi ci starebbe 24 ore su 24 con dei mutandoni di plastica???

Perchè i pannolini lavabili?

Durante la gravidanza ho passato ore o ore in Internet e tra un sito e l'altro ho scoperto (per fortuna..) i pannolini lavabili. Fin da subito mi sono entusiasmata all'idea: meno inquinamento, miglior benessere per il culetto del Diego, un notevole risparmio economico.. Insomma 3 buone ragioni per usare i lavabili al posto degli usa e getta. A parte Martín, quasi tutte le persone a cui parlavo di questa scelta mi davano della pazza.. Nessuno, giovani donne comprese, sono a conoscenza dell'esistenza dei pannolini lavabili di ultima generazione, quasi tutte quando si parla di pannolini lavabili pensano subito al triangolo di garza o al ciripà da far bollire.. Sono 3 mesi che usiamo i lavabili e siamo contentissimi (parlo al plurale perchè anche Diego e Martín sono contenti di questa scelta..).
Il mondo dei pannolini lavabili è immenso! Ce ne sono per tutti i gusti: ciripà, prefold, tutti in uno, due pezzi, pocket etc.. Io ho passato giornate intere su siti e forum dedicati all'argomento per capire come funzionavano e quali erano i piú consigliati. Alla fine ho trovato un negozio a Varese, il tabata, e li ho comprato un kit di ciripà. Questi pannolini sono bellissimi, fatti di una maglina ottima ma, purtroppo, abbastanza difficili da usare, soprattutto a causa delle frequenti perdite di pipí laterali.. Anche le mutandine in lana sono bellissime ma non sono poi cosí impermeabili come dicono.. Ho deciso quindi di provare altri tipi di pannolino! Ho comprato i Kushies-Basic, detti "fitted" perchè composti dal pannolino in stoffa e da una mutandina impermeabile in microfibra da mettere sopra (sistema due pezzi). Questi pannolini li ho comprati con il catalogo Kidex ma si trovano anche al Baby Rose allo stesso prezzo (anzi meno perchè non ci sono le spese di spedizione). Sono decisamente contenta di questi pannolini, hanno un ottimo rapporto qualità- prezzo (79 Frs 5 pannolini + 17.50 la mutandina impermeabile). Ovviamente questi pannoli devono essere cambiati piú frequentemente che gli usa e getta, in quanto non contengono i famosi gel chimici che assorbono tutto (e fanno irritare poi il culetto..). Usare i pannolini lavabili diventa poi una dipendenza.. Ce ne sono talmente tanti che li vorresti provare tutti.. Ho deciso poi di provare anche il sistema "all in one", cioè quello piú simile al pannolino usa e getta. Dopo una ricerca in Internet, soprattutto sul sito http://www.pannolinilavabili.info/ ho voluto acquistare i Bumkins e gli Imse Vinse sul sito svizzero http://www.jubilane.ch/..Sono contentissima di questa scelta, ossia del mix fitted + All in one!

martedì 27 aprile 2010

Amo il co-sleeping..

So che molte persone non sono assolutamente d'accordo con il co-sleeping, ossia il dormire tutti insieme nel lettone, per svariati motivi. Noi è da 3 mesi che dormiamo insieme e ne siamo felicissimi! Diego, da quando siamo tornati a casa dall'ospedale, non ha mai pianto una sola notte.. Inoltre, fin da subito si è creato un ritmo di sonno perfettamente coincidente con il mio: appena andiamo a letto ed è buio facciamo la poppata della buona notte e lui si addormenta profondamente fino a quando giunge l'ora dello spuntino notturno e poi si riaddormenta nuovamente fino al mattino. E per di piú per allattare è comodissimo.. a volte lui ciuccia ed io non mi sveglio neanche!!
William Sears (pediatra, padre di 8 figli) dice: "Gli orsacchiotti e i biberon ci hanno fatto allevare una generazione di individui legati principalmente alle cose materiali. Condividere il sonno con il bambino gli insegna a trovare conforto nell'essere a contatto con qualcuno, senza rimpiazzare le persone con degli oggetti.".. Bellissimo!
In molte culture il sonno condiviso è la norma indiscussa, cosí come lo è stata in passato anche nelle società occidentali, prima che l'avvento di un regime di separazione tra mamma e bebè mettesse al bando questa soluzione. In realtà, il contatto e la vicinanza sono importanti di notte, tanto quanto di giorno, anzi di piú, dato che addormentarsi per un bambino piccolo è qualcosa di "strano", che puó intimorire. Per nove mesi il piccolo ha dormito a contatto con la mamma ed è stato abituato alla presenza dei movimenti respiratori familiari, al battito cardiaco e al calore. Non si puó pretendere che, una volta nato, il neonato stia bene da solo nel suo lettino perchè gli viene a mancare tutto quello che lo rassicura e lo tranquillizza!
A proposito di co-sleeping segnalo questo articolo http://www.fatelananna.it/kdcosleep_it.html
Sul co-sleeping consiglio di leggere   "Facciamo la nanna" di Grazia Honegger Fresco - Ed Leone verde

L'allattamento a richiesta!

L'allattamento a richiesta è uno dei sistemi piú semplici e collaudati per alimentare i bambini al seno.E' importantissimo cogliere i segnali che il piccolo ci invia prima che inizi a piangere dalla fame: solitamente muove le manine, la bocca e la lingua, si agita un pochino. Il PIANTO È UN SEGNALE TARDIVO DI FAME! Se lo si attacca al seno prima che scoppi a piangere è piú facile, soprattutto all'inizio, far si che sia nella posizione di suzione corretta. Se invece piange si è tutti piú nervosi e il piccolo è spesso troppo agitato per potersi attaccare bene.. Questo è un consiglio che a me ha aiutato molto!
Allattare a richiesta significa offrire il seno ogni volta che il bambino mostri di volersi attaccare, per fame o per qualsiasi altro motivo. La produzione di latte è praticamente continua, poichè, non appena il bambino succhia, il latte inizia a prodursi e ad affluire, quindi non devi aspettare che il seno si riempia.
Nel vero allattamento a richiesta, tutta la suzione del bambino deve essere al seno: CIUCCI E BIBERON INTERFERISCONO CON LA PIENA ATTUAZIONE DI QUESTO MECCANISMO DI DOMANDA E OFFERTA CHE È ALLA BASE DI UN'ADEGUATA PRODUZIONE DI LATTE!!!
Il bambino allattato a richiesta mangia di volta in volta ció che necessita , e quindi le poppate possono durare un tempo variabile. L'intervallo tra i pasti è regolato da tutte le sue effettive necessità, non da regole astratte ed estranee al suo organismo!
Il seno non risponde solo ai bisogni alimentari del bambino: FORNISCE PROTEZIONE IMMUNITARIA, FATTORI DI CRESCITA, ENZIMI E INOLTRE OFFRE IL CONFORTO E IL CONTATTO CON LA MAMMA, DI CUI IL PICCOLO HA BIOLOGICAMENTE BISOGNO!!
Diego ha sempre mangiato a richiesta: ora ha 3 mesi e pesa 6.5 Kg!!!
Consiglio a tutti di leggere "L'arte dell'allattamento materno"  _ La Leche League

domenica 18 aprile 2010

Allattamento


Non riesco proprio a capire perchè le donne del giorno d'oggi non vogliano piú allattare.. Una delle frasi che mi sento ripetere piú spesso è: "non avevo il latte..", "tu sei fortunata che hai il latte" etc etc.. Possibile che nel 2010 ancora non si sappia che solo pochissime donne hanno davvero il problema di non produrre abbastanza latte? Possibile che non si sappia che il latte si forma sulla base della domanda e dell'offerta e, quindi, piú spesso si attacca il bimbo al seno piú latte si produce? E' da riconoscere che, purtroppo, l'allattamento non è per niente sostenuto nella nostra società, basti pensare al fatto che il "rooming-in" e il "bonding" non sono per niente pratiche comuni, anzi..E' fondamentale per partire bene con l'allattamento essere sostenute da persone competenti.. A me ha aiutato tantissimo frequentare gli incontri della "Leche League" già quando ero incinta e ancora oggi, sebbene il mio allattamento stia funzionando alla grande, continuo ad andarci perchè è bellissimo condividere con altre mamme le proprie esperienze. Posso anche dire che a Mendrisio c'è una consulente per l'allattamento che è un vero e proprio guru e solo grazie a lei tante mamme del mendrisiotto stanno allattando serenamente..
Allattare è meraviglioso! Sapere che tu stai nutrendo tuo figlio, che sei la sua "maateria prima" (come dice il papà) è una sensazione unica...