martedì 31 agosto 2010

Revisione assicurazione disoccupazione.. E' una vergogna!!!

Il 26 settembre 2010 il popolo svizzero è chiamato a votare sulla revisione dell'assicurazione disoccupazione. Questa revisione è profondamente ingiusta, soprattutto perchè a risanare le casse della disoccupazione ci devono pensare sempre i soliti,ossia la classe media e bassa! Sono indignata da quanto si vorrebbe fare.. In pratica, già adesso per finanziare la disoccupazione c'è in vigore  un meccanismo vergognoso: fino a un reddito di 126.000 Frs, stipendiati e datori di lavoro pagano assieme il 2%. Sopra questo limite non vi sono trattenute salariali! Quindi, chi guadagna di piú non paga.. Ma non dovrebbe essere il contrario?? Non dovrebbe essere che chi guadagna di piú paga di piú?? Si risanerebbe in un attimo la disoccupazione se a chi guadagna milioni di franchi gli si facesse pagare il 10% del loro salario.. Con la revisione si vuol fare addirittura peggio: si vorrebbero aumentare i contributi dello 0.2% su tutti i redditi fino a 126.000 Frs. Peró, attenzione attenzione, fino al prosciugamento del debito (che oggi è di 7 miliardi di Frs), ci sarà una trattenuta salariale dell'1% anche ai redditi tra 126.000 e 315.000 Frs. Peró al di sopra di di questo limite non è previsto nessun contributo! Ma come fanno a essere cosí bastardi??? Con che logica non fanno pagare niente a  chi guadagna di piú? E ovviamente, oltre ad aumentare i contributi, taglieranno anche le prestazioni. Forse se anche i redditi alti pagassero dei contributi non si dovrebbero diminuire le prestazioni...Quindi, riassumendo: mentre un semplice lavoratore dovrà versare all'AD il 2.2% del suo salario, il presidente di Credit Suisse Brady Dougan (che l'anno scorso ha guadagnato 17.000.000 di Frs) ne verserà soltanto lo 0.005%!!! E' o non è una vergogna??? 
Fermate il mondo..Voglio scendere!!!

giovedì 26 agosto 2010

L'orto..un primo bilancio..

Da giugno il comune di Coldrerio ci ha concesso gratuitamente di coltivare un piccolo pezzo di terra per fare il nostro orto biologico. Ovviamente io mi sono entusiasmata subito all'idea, sebbene non avessimo nessuna competenza in merito, e ci siamo quindi messi all'opera per trasformare quello che era un pezzo di terra pieno di erbacce in un orto. Una volta sistemato il terreno (ore e ore di lavoro per il povero Negro e per un grande amico...), abbiamo piantato le nostre verdure: zucchine, pomodori, pomodirini cherry, zucca... E' stato bellissimo vedere crescere, maturare e raccogliere la nostra prima zucchina!!! Quello che è certo è che avere un orto implica diverse cose: 1-conoscenze ed esperienza 2-tempo: eh si la lotta alle erbacce non finisce mai!! Ci si dovrebbe dedicare giornalmente alla pulizia della terra ma, purtroppo, noi con Diego non siamo riusciti a tenere l'orto in perfette condizioni..anzi... 3-passione...
Insomma, nonostante fossimo totalmente ignoranti su come si dovesse coltivare un orto, la terra ci sta comunque dando i suoi frutti.. Ed è impagabile la sensazione di sapere di stare mangiare qualcosa che hai coltivato tu, di sapere che non contiene pesticidi, ogm o altre porcherie.. Ed è impagabile mangiare qualcosa che ha un sapore vero, non come la verdura e la frutta che si compra al supermercato che non sa di nulla!
Quindi il mio bilancio è assolutamente positivo! Adesso a settembre inizieremo a frequentare il corso di "orto biologico" sempre messo a disposizione gratuitamente dal comune e a marzo dell'anno prossimo non ci fermerà piú nessuno... per la felicità di mio marito...

lunedì 23 agosto 2010

Appunti di viaggio.. La fascia come mezzo di trasporto!

Il nostro viaggio in Argentina non è stato proprio uno di quei bei viaggi comodi, dove sali su un aereo e arrivi tranquillo tranquillo a destinazione... No, noi dovevamo prendere 3 aerei all'andata e 3 aerei al ritorno, cambiando ovviamente aereoporti di continuo.. Siamo partiti dall'aereoporto di Milano Malpensa, siamo passati per Roma Fiumicino (cambiando ovviamente terminal, prendendo trenini vari, camminando tanto..), siamo arrivati all'aereoporto internazionale Ezeiza di Buenos Aires e siamo dovuti andare all'altro aereoporto porteño Aeroparque per prendere l'aereo per Tucuman. Insomma, una bella avventura! Per fortuna che eravamo organizzatissimi, bagagli minimal e, soprattutto, la fascia lunga per trasportare Diego.. L'ho portato per tutto il viaggio, soprattutto nella posizione pancia-pancia (davanti), in modo tale da poter avere la schiena libera per caricarmi uno zaino. Praticamente lo tiravo fuori solamente quando salivamo sull'aereo e quando lo cambiavo. Lui era contentissimo, si guardava in giro incuriosito e, dopo un po', quando gli stimoli erano eccessivi si addormentava beato. Per me era comodissimo soprattutto quando si incontravano scale mobili, trenini, folla di gente, bus per andare sull'aereo..Anche a Tucuman, la fascia mi è stata veramente d'aiuto in diverse occasioni.. Andare in giro per il centro della città è un casino tremendo, c'è gente dappertutto, i marciapiedi sono abbastanza precari.. Portando Diego sulla schiena non ci sono stati problemi con il caos tucumano ed io ero molto piú rilassata..Diciamo che è stata anche fondamentale alla festa di compleanno di mia suocera (100 invitati...)...
Questo viaggio con la fascia penso meriti di partecipare al concorso indetto dal blog Equazioni (blog peraltro bellissimo e utilissimo)...
Insomma, Diego ha quasi 7 mesi, l'ho sempre portato in fascia, non ho mai usato il passeggino, e sono felicissima di avere fatto questa scelta!!

martedì 17 agosto 2010

Appunti di viaggio.. La tetta e l'aereo...

Eccoci tornati dalla nostra avventura! Siamo partiti il 25 luglio 2010 da Milano con destinazione Tucuman (Argentina), passando anche per Roma e per Buenos Aires..Eh si, il piccolo Diego, a soli 6 mesi ne ha macinati di km e di ore di volo.. Tutto è andato nel migliore dei modi e, sicuramente, un grandissimo aiuto è stato dato dalla mitica tetta e dalla fascia. Infatti, per contrastare il cambiamento di pressione e far si che al piccolo non venga mal d'orecchie, la cosa in assoluto migliore è proprio quello di farlo ciucciare sia in fase di decollo che in fase di atterraggio (ovviamente la tetta è meglio ma se no si puó anche anche dare ciuccio, dar da bere acqua in un biberon etc..), è fondamentale che ci sia il movimento della mandibola. In realtà, Diego era già talmente distrutto dopo il primo volo (Milano-Roma) che quando è decollato il secondo aereo (Roma-Buenos Aires) dormiva cosí profondamente che non c'è stato verso di fargli prendere il seno in bocca. Io ero in panico ma è andato tutto bene, cosí bene che ha dormito per 11 ore consecutive..su di me.. (il volo durava 13 ore.. ). Quando si è risvegliato non ha fatto una piega e si è comportato come se si trovasse nel letto di casa: sorrisi, urletti, allegria traboccante.
Anche nell'atterraggio non ci sono stati problemi, Diego ha ciucciato tranquillamente e tutto è andato nel migliore dei modi. Siamo arrivati a Buenos Aires alle 7 del mattino e per fortuna avevamo una zia dove poter andare a riposare un po' prima di riprendere il terzo aereo per Tucuman alle 18. Su questo aereo Diego qualcosina ha sofferto (aereo piú vecchio?? altezza di volo molto piú bassa??) perchè ha avuto qualche piccolo episodio di pianto acuto ma niente di grave, assolutamente gestibile e molto passeggero. E finalmente alle 20.30 del 26 luglio 2010 siamo arrivati in terra tucumana, distrutti ma felici...