mercoledì 2 febbraio 2011

Portare in inverno..

Partecipa al concorso Portare i bambini in inverno


Il blog Equazioni ha indetto un nuovo contest (sia fotografico che di racconti) sulla pratica del portare i bambini in inverno e, ovviamente, non potevamo non partecipare.. Infatti, io ho sempre portato Diego in fascia anche con il freddo sia l'anno scorso appena nato che quest'anno. E' vero che in inverno c'è qualche complicazione in piú rispetto alle altre stagioni ma con i vestiti adeguati è assolutamente fattibile.. L'anno scorso, come regalo di nascita per Diego, mi sono fatta comprare dalla mia mamma una giacca particolare, marca Suses, fatta apposta per portare i bambini, comprata sul sito www.sonnenkind.ch. E' una giacca impermeabile a cui gli si puó inserire un pile (per il pieno inverno) e degli inserti da attaccare alla cerniera per far diventare la giacca un po' piú grande davanti. Ha anche il buco sulla schiena per portare dietro.. Non è molto alla moda ma svolge il suo compito alla perfezione. Non è facilissima da mettere quando ho Diego sulla schiena, serve un po' di pratica! In commercio, soprattutto on-line, ci sono diverse marche che producono giacche per portare d'inverno (una delle migliori sembra sia la MaM, anche Sonnenkind vende alcune cose di questa marca), quindi basta attrezzarsi.. In fascia, sotto la giacca, i piccoli sono piú riparati dal freddo e non serve vestirli troppo perchè il corpo svolge una perfeta funzione termoregolatrice. A volte, quando sono proprio stufa di sembrare un sacco della spazzatura, adesso che Diego è grandicello, quando lo porto sul fianco lo metto a volte sopra la giacca e, quindi, lui è vestito normalmente con la sua tutona invernale o con il suo giaccone. 
Un punto negativo del portare in inverno, soprattutto quando metto Diego sotto la giacca, è quando devo andare da qualche parte in macchina. In questo caso c'è il rischio che prenda un po' freddo tra quando lo tolgo dalla fascia e quando lo metto sul seggiolino. Diciamo che ultimamente per ovviare a questo problema mi sto servendo molto di piú dei mezzi pubblici e quindi parto da casa con il mio bel fagottino sulla schiena sotto la mia giacca, evitando cosí di fargli prendere freddo inutilmente. Portare in fascia fa quindi bene anche all'ambiente!!!





ConProBio..

Era già da un bel po' di tempo che con Martín si parlava di entrare a far parte del gruppo ConProBio di Coldrerio ma poi, per una cosa o per l'altra, abbiamo sempre rimandato. Finalmente settimana scorsa, dopo essermi veramente stufata di comprare cibo proveniente dall'altra parte del mondo (esempio: il rosmarino del Sud Africa????!!!), ho deciso di chiamare la sede principale e di farmi dare il numero del capogruppo del mio paese.. e giovedi ho fatto la mia prima spesa a casa di Antonella...
Ma cos'è ConProBio? E' una cooperativa di consumatori e produttori del biologico organizzata in gruppi di acquisto, presenti sul territorio della Svizzera italiana (Canton Ticino e Mesolcina). Si possono comprare una gran quantità di prodotti (ortaggi, frutta, latticini, carne, come pure pane, pasta, olio, tofu, ecc., tutti certificati bio) a cui viene data la preferenza alla produzione locale.  Grazie alla filiera corta la ConProBio riesce ad offrire al consumatore alimenti biologici di ottima qualità a prezzi concorrenziali, garantendo nel contempo un prezzo equo ai produttori.
In pratica in quasi ogni paese c'è un gruppo di acquisto (almeno 4 famiglie che si mettono insieme e fanno un'ordinazione comune di piú prodotti) e un capogruppo. Il capogruppo mette a disposizione uno spazio adeguato per ricevere settimanalmente  la merce di tutto il gruppo e raccoglie le ordinazioni di tutti i membri e trasmette i corrispondenti ordini alla ConProBio . Gli acquirenti, una volta che arriva la merce (un giorno alla settimana stabilito e fisso), devono scegliere e pesare i propri prodotti precedentemente ordinati e verificare la bolla di consegna. Si paga poi al 15 del mese al capogruppo al quale la ConProBio trasmette la fattura mensile.
E' importante anche dire che la cooperativa si basa sulla collaborazione volontaria dei soci ed in particolare del capogruppo e non ha scopo di lucro. Insomma, una bellissima iniziativa, di facile attuazione, che porta vantaggi su  piú livelli: 1) Il consumatore sa che ció che sta mangiando è prodotto in maniera biologica; 2) il consumatore sa da dove vengono i prodotti ordinati; 3) Si sostiene l'economia locale; 4) Si diminuisce l'inquinamento; 5) Si creano nuove relazioni sociali.. 6) Si alimenta la speranza che un'altra economia è possibile..
E' stato proprio bello fare una spesa diversa.. e, soprattutto, era da una vita che non mangiavo delle mele cosí buone...