venerdì 16 settembre 2011

Co-sleeping e autonomia

Sono sempre stata una sostenitrice del co-sleeping e, per fortuna, anche mio marito mi ha sempre sostenuta in quest'idea. Appena ho letto sui diversi libri dell'importanza per il bambino e per la mamma di dormire insieme nei primi anni di vita, ho sentito subito che era la strada che avremmo percorso. Ho sempre pensato che fosse giusto tenere mio figlio vicino durante la notte e dargli quelle rassicurazioni di cui aveva bisogno, considerandomi una mamma a tempo pieno, 24 ore su 24. Ovviamente, ho optato anche per la soluzione co-sleeping anche per un fattore di comodità: allattando è molto comodo avere il piccolo al tuo fianco, soprattutto nei primi mesi, proprio perchè ti accorgi subito quando si sta per svegliare e si ha quindi l'opportunità di attaccarlo al seno ancora prima che entri nella fase di pianto disperato, evitando cosí che si svegli. Devo ammettere che in 20 mesi noi abbiamo sermpre dormito benissimo! Con il passare dei mesi, Diego ha iniziato a ricercare sempre di piú i suoi spazi. Il suo papà gli ha costruito un side bed di cartone che abbiamo attaccato al letto per aumentare lo spazio e per far si che il giovanotto abbia avuto un luogo tutto suo. E, infatti, da quando c'è il side bed, la notte la passava praticamente tutta nel suo "lettino", con il valore aggiunto di sapere che la mamma era li al suo fianco. Di giorno,invece, la siesta pomeridiana aveva già iniziato a farla nel suo lettino da qualche mese. Tutto ció fino al 07 settembre 2011 (Diego ha 19 mesi..).. Quella sera, infatti, è successo qualcosa di totalmente inaspettato: dopo aver messo il pigiamino ed il pannolino, Diego è andato in salotto, ha preso il suo libro preferito, mi ha detto "Nanna, nanna" ed invece di dirigersi verso la nostra camera, ha svoltato nella sua cameretta e si è infilato nel suo lettino (ha un lettino basso, in modo che possa essere libero di entrare ed uscire quando vuole..). Non ci potevo credere!!!! Allora, ho assecondato la sua richiesta, gli ho dato la sua tetta della buona notte e si è addormentato tranquillo, dormendo fino alle 2 di notte nella sua camera. E' stata veramente una sensazione strana ma bellissima: il mio piccolo sta crescendo e mi ha fatto chiaramente capire che era pronto ad affrontare con serenità questa nuova tappa del suo sviluppo, senza traumi e senza pianti. Diverse amiche che hanno praticato co-sleeping mi dicevano: "Vedrai, quando sarà il momento deciderà lui di andarsene dal lettone..." ed io dentro di me pensavo:" Si, forse verso i 7-8 anni....". Ed, invece, avevano proprio ragione!!! Il momento giusto è arrivato e da allora, tutte le sere, Diego dorme nella sua cameretta.. Ovviamente non tutta la notte, anche noi abbiamo bisogni di abituarci all'idea di non stare piú cosí vicini vicini....

mercoledì 17 agosto 2011

Parco faunistico a Goldau

Dopo tanti mesi di inattività, eccomi qui nuovamente a scrivere qualcosa sul blog.. Si nota che stiamo attraversando un periodo intenso.. Durante le vacanze siamo andati a visitare il parco faunistico di Goldau, ed è stata veramente una bella esperienza. Il parco è situato all'interno di una foresta e si possono ammirare da vicino anatre, mufloni , cervi, uccelli rapaci, capre etc... Inoltre, la cosa bella e ovviamente piú divertente per i piccoli, è che quasi tutti gli animali sono liberi e gli si puó quindi dare da mangiare (cibo che si compra alla cassa...). Gli animali, tra cui moltissimi cerbiatti, scendono direttamente sul sentiero, si avvicinano, si lasciano accarezzare e coccolare. Non si puó neanche immaginare la felicità che si poteva scorgere negli occhi di Diego.. Il sentiero è bello e di facile percorrenza, adatto quindi anche ai nonni. C'è un self-service all'interno per sfamarsi e addirittura delle griglie nelle aree pic-nic.. Insomma è un'esperienza che varrà sicuramente la pena ripetere!!

venerdì 4 marzo 2011

Nati per leggere

Pochi giorni dopo la nascita di Diego è arrivato a casa un pacco da parte del progetto "Nati per leggere" contenente ben 3 libri per bambini. E' stata una sorpresa molto gradita che mi ha permersso di conoscere questo progetto di cui non sapevo nulla. Il progetto "Nati per leggere" è una campagna di sensibilizzazione e di informazione sull'importanza della lettura in età precoce, come fattore di benessere personale e sociale. Infatti, i benefici legati alla lettura ad alta voce sin dai primi mesi di vita sono molto importanti. Leggere ad alta voce, se fatta precocemente e con regolarità nei primi anni di vita, è in grado di stimolare lo sviluppo del linguaggio, di migliorare la capacità di attenzione, di promuovere le competenze di lettura e di motivare il bambino ad amare i libri. La lettura condivisa, inoltre, favorisce a livello relazionale un momento privilegiato tra mamma e bambino. "Leggere con il proprio figlio non significa soltanto trasmettere una storia, una fiaba, una filastrocca, ma nutrire la sua mente di parole che lo sorprendono, che lo stimolano emotivamente, che lo abituano ad immaginare mondi possibili e a creare proficue occasioni di scambio."
L'altro giorno, insieme a Diego, siamo andati a curiosare in biblioteca a Coldrerio (il progetto è sostenuto dalle biblioteche svizzere) per capire di cosa si trattasse in concreto e devo dire che sono rimasta molto oddisfatta. In certi giorni (lunedi, martedi e giovedi) è possibile andare a leggere in biblioteca con i propri bimbi, c'è un angolo dedicato alla lettura con i piú piccoli, dotato di divano, tavolino con sgabelli e diverse scatole contenenti libri adatti per ogni fascia d'età. In piú è possibile prendere in prestito gratuitamente 4 libri al mese. Alla fine siamo usciti con due bellissimi libretti, Diego peró avrebbe voluto portarsi via anche uno sgabello... Infatti, l'esperienza della lettura in biblioteca non è andata proprio come me la immaginavo: il giovanotto ha passato un'ora a spingere lo sgabello e dei libretti non gliene importava un fico secco.. E va be, sarà per la prossima volta!

martedì 1 marzo 2011

Programma dei Verdi..

Ad aprile 2011 ci saranno le elezioni cantonali e la campagna elettorale sta già entrando nel vivo. Sabato scorso i Verdi hanno presentato i 90 candidati in corsa per il Gran Consiglio e i punti principali del loro programma. Voglio dedicare un post a questi punti perchè mi trovo d'accordo praticamente su tutto!
1) Il lavoro: importanza di difendere il lavoro! Diciamo che non posso non concordare su questa affermazione, considerando che apparteniamo alla classica fascia dei "working poor" (ossia coloro che si fanno un mazzo tanto ma stentano ad arrivare a fine mese.. per non parlare di risparmiare..). Nel nostro cantone, soprattutto in alcune categorie, soprattutto nelle categorie non regolamentate da CCL (lasciamo perdere quali..), si afferma sempre piú il dumping salariale. Sarebbe opportuno tutelare gli stipendi e far si che tutti, e in particolare le famiglie con figli (visto che sembra essere la categoria piú soggetta a rischio povertà..), possano godere di salari dignitosi, senza dover far capo all'assistenza pubblica, gravando cosí ancora una volta sullo Stato.
2) La salute e le casse malati: altro capitolo fondamentale e spinoso. Ebbene si, i premi della cassa malati sono una delle voci dei pagamenti mensili, insieme all'affitto, che piú mettono in ginocchio le famiglie. Questo sistema concorrenziale tra casse malati si è visto che è fallimentare! I premi continuano ad aumentare, i costi della salute anche.. è un sistema perverso a cui urge trovare una soluzione! Dovranno rendersi conto che i premi non potranno aumentare all'infinito ed è importante iniziare a pensare seriamente delle alternative a questo modo di intendere la sanità. Le casse malati, fondamentalmente sono sprecone. Un esempio stupido: nella nostra famiglia siamo tutti assicurati con la stessa cassa malati.. perchè inviare 3 giornalini, 3 buste, 3 lettere etc.. Non potrebbero riunire tutto in un'unica busta, risparmiando sull'invio postale?? La Cristiano Sociale per quanto riguarda gli sprechi è veramente un'esperta..Questo è solo un piccolo esempio di spreco, non mi addentro nella questione stipendi dei manager.. Mi sembra quindi sensata l'idea di proporre come soluzione la cassa malati unica, gestita dallo Stato. Sulla salute non si dovrebbe lucrare, la salute è un diritto umano fondamentale e pertanto dovrebbe essere gestito nella maniera piú sobria e no profit possibile..
3) L'ambiente: c'è un bisogno assoluto di tutelare l'ambiente, il nostro territorio è violentato dal cemento, dalla speculazione, dall'abbruttimento.. Voglio che mio figlio possa ancora godere in futuro di prati, boschi, fiumi, laghi.. Non ne posso piú di vedere costruire eco-mostri ad alto standing!! Per non parlare dell'inquinamento.. E allora, forza, ci vuole coraggio anche a livello politico per arginare questi fenomeni distruttivi!
4) Il fisco: ogni volta che penso alle tasse mi viene voglia di urlare e imprecare, soprattutto perchè i poveri cristi pagano fior fior di biglietti da mille di imposte mentre i ricconi solitamente trovano qualche stratagemma per evadere il fisco oppure si trovano come regalo qualche sgravio fiscale.. Semplicemente assurdo!! Quindi sono piú che d'accordo con il fatto che serve una fiscalità "piú giusta e al servizio dei cittadini, non solo dei super ricchi" . Io sarei addirittura piú estremista: basta concorrenza fiscale tra cantoni, chi ha un certo reddito paga una certa aliquota ovunque. Stop, fine del discorso!
5) Scuola pubblica: cosí com'è strutturata la nostra scuola sta portando a delle disparità veramente ingiuste. Bisognerebbe fare una riforma seria per garantire pari opportunità e non creare ingiustizie sociali.. e magari anche un livello culturale un po' piú elevato...
Devo ammettere che come base di partenza di un programma elettorale non è male! vedremo...


mercoledì 2 febbraio 2011

Portare in inverno..

Partecipa al concorso Portare i bambini in inverno


Il blog Equazioni ha indetto un nuovo contest (sia fotografico che di racconti) sulla pratica del portare i bambini in inverno e, ovviamente, non potevamo non partecipare.. Infatti, io ho sempre portato Diego in fascia anche con il freddo sia l'anno scorso appena nato che quest'anno. E' vero che in inverno c'è qualche complicazione in piú rispetto alle altre stagioni ma con i vestiti adeguati è assolutamente fattibile.. L'anno scorso, come regalo di nascita per Diego, mi sono fatta comprare dalla mia mamma una giacca particolare, marca Suses, fatta apposta per portare i bambini, comprata sul sito www.sonnenkind.ch. E' una giacca impermeabile a cui gli si puó inserire un pile (per il pieno inverno) e degli inserti da attaccare alla cerniera per far diventare la giacca un po' piú grande davanti. Ha anche il buco sulla schiena per portare dietro.. Non è molto alla moda ma svolge il suo compito alla perfezione. Non è facilissima da mettere quando ho Diego sulla schiena, serve un po' di pratica! In commercio, soprattutto on-line, ci sono diverse marche che producono giacche per portare d'inverno (una delle migliori sembra sia la MaM, anche Sonnenkind vende alcune cose di questa marca), quindi basta attrezzarsi.. In fascia, sotto la giacca, i piccoli sono piú riparati dal freddo e non serve vestirli troppo perchè il corpo svolge una perfeta funzione termoregolatrice. A volte, quando sono proprio stufa di sembrare un sacco della spazzatura, adesso che Diego è grandicello, quando lo porto sul fianco lo metto a volte sopra la giacca e, quindi, lui è vestito normalmente con la sua tutona invernale o con il suo giaccone. 
Un punto negativo del portare in inverno, soprattutto quando metto Diego sotto la giacca, è quando devo andare da qualche parte in macchina. In questo caso c'è il rischio che prenda un po' freddo tra quando lo tolgo dalla fascia e quando lo metto sul seggiolino. Diciamo che ultimamente per ovviare a questo problema mi sto servendo molto di piú dei mezzi pubblici e quindi parto da casa con il mio bel fagottino sulla schiena sotto la mia giacca, evitando cosí di fargli prendere freddo inutilmente. Portare in fascia fa quindi bene anche all'ambiente!!!





ConProBio..

Era già da un bel po' di tempo che con Martín si parlava di entrare a far parte del gruppo ConProBio di Coldrerio ma poi, per una cosa o per l'altra, abbiamo sempre rimandato. Finalmente settimana scorsa, dopo essermi veramente stufata di comprare cibo proveniente dall'altra parte del mondo (esempio: il rosmarino del Sud Africa????!!!), ho deciso di chiamare la sede principale e di farmi dare il numero del capogruppo del mio paese.. e giovedi ho fatto la mia prima spesa a casa di Antonella...
Ma cos'è ConProBio? E' una cooperativa di consumatori e produttori del biologico organizzata in gruppi di acquisto, presenti sul territorio della Svizzera italiana (Canton Ticino e Mesolcina). Si possono comprare una gran quantità di prodotti (ortaggi, frutta, latticini, carne, come pure pane, pasta, olio, tofu, ecc., tutti certificati bio) a cui viene data la preferenza alla produzione locale.  Grazie alla filiera corta la ConProBio riesce ad offrire al consumatore alimenti biologici di ottima qualità a prezzi concorrenziali, garantendo nel contempo un prezzo equo ai produttori.
In pratica in quasi ogni paese c'è un gruppo di acquisto (almeno 4 famiglie che si mettono insieme e fanno un'ordinazione comune di piú prodotti) e un capogruppo. Il capogruppo mette a disposizione uno spazio adeguato per ricevere settimanalmente  la merce di tutto il gruppo e raccoglie le ordinazioni di tutti i membri e trasmette i corrispondenti ordini alla ConProBio . Gli acquirenti, una volta che arriva la merce (un giorno alla settimana stabilito e fisso), devono scegliere e pesare i propri prodotti precedentemente ordinati e verificare la bolla di consegna. Si paga poi al 15 del mese al capogruppo al quale la ConProBio trasmette la fattura mensile.
E' importante anche dire che la cooperativa si basa sulla collaborazione volontaria dei soci ed in particolare del capogruppo e non ha scopo di lucro. Insomma, una bellissima iniziativa, di facile attuazione, che porta vantaggi su  piú livelli: 1) Il consumatore sa che ció che sta mangiando è prodotto in maniera biologica; 2) il consumatore sa da dove vengono i prodotti ordinati; 3) Si sostiene l'economia locale; 4) Si diminuisce l'inquinamento; 5) Si creano nuove relazioni sociali.. 6) Si alimenta la speranza che un'altra economia è possibile..
E' stato proprio bello fare una spesa diversa.. e, soprattutto, era da una vita che non mangiavo delle mele cosí buone...

martedì 18 gennaio 2011

Autosvezzamento


Premetto che la parola "svezzamento" non mi piace per niente, considerando che non vivo l'allattamento come un vizio (svezzare=togliere un vizio..) ma come la cosa piú naturale che ci sia per nutrire, sia fisicamente che emotivamente, un figlio. Preferisco, quindi, parlare di alimentazione complementare (ovviamente complementare alla tetta..). Avendo allattato a richiesta, non imponendo orari né ritmi, è stato evidente condividere fin dall'inizio dell'introduzione dei cibi solidi, l'idea che sarebbe stato Diego a farci capire quando, quanto e cosa mangiare.. Abbiamo iniziato a proporgli  i cibi classici da "svezzamento"(passato di carota e patata, farina di riso etc..) verso i 6 mesi e mezzo ma non c'è mai stato verso che aprisse la bocca per assaggiare questi piatti deliziosi che la sua mamma gli preparava con tanto amore.. Nonostante non mangiasse praticamente nulla all'infuori del latte non l'ho mai forzato, visto che sapevo che comunque, con il latte materno, continuava ad assumere tutte le calorie e gli elementi nutritivi a lui necessari. Ad ogni pranzo provavo a riproporgli  qualcosa e se voleva assaggiare il cibo bene e se no pazienza..Ho sempre lasciato che "giocasse" con il cibo, che toccasse ció che aveva nel piatto per permettergli di conoscere queste cose nuove non solo attraverso il gusto ma anche con gli altri sensi (ovviamente sotto la sua Tripp Trapp c'era il finimondo..). Posso dire che Diego inizia a mangiare e ad apprezzare il cibo solido solo adesso, quasi al compimento dell'anno e solamente perchè ho deciso di passare al cibo che mangiamo noi, senza cucinargli piú nulla di particolare.. (ieri sera ad esempio si è pappato i pizzoccheri..)Mica scemo il giovanotto!! Sono sempre stata tranquilla rispetto al fatto che non mangiasse perchè al gruppo della Leche League mi hanno sempre rassicurato sul fatto che i bambini allattati al seno accettano i cibi solidi con piú difficoltà e che molto spesso non gradiscono le cose passate, grattuggiate, omogeneizzate ma preferiscono passare subito ai pezzi. Infatti Diego all'inizio, per esempio, la mela grattuggiata non la mangiava, chiudeva la bocca mentre se gli davo la mela intera e gli permettevo di grattarla con i sue due dentini la gustava volentieri. Insomma, altro che pesare il pasto (200 gr di verdura.. ma quando mai?????) e prescrizioni varie.. Sull'argomento, un bel libro (anche se forse un po' troppo estremista..) è "Io mi svezzo da solo" di Lucio Piermarini  e il mitico "Il mio bambino non mi mangia " di Carlos Gonzalez (un mito!).