giovedì 14 giugno 2012

Contraddizioni, pregiudizi e disinformazione

Sabato 09 e domenica 10.06.12 ho frequentato a Milano la prima parte del corso "Fisiologia e psicologia perinatale", organizzato dall'Associazione Psicologi della Lombardia, le cui relatrici erano la Dott.ssa Alessandra Bortolotti (autrice anche del libro "E se poi prende il vizio") e la Dott.ssa Laura Castellarin (ostetrica). Il corso è stato entusiasmante, sia ovviamente per le tematiche trattate ma anche per l'approccio con cui si sono affrontate queste tematiche. Sono chiaramente uscita da questa full immersion gasatissima e con una gran voglia di diffondere quanto ho potuto apprendere in questi giorni. Oggi, quindi, stavo curiosando in Internet per vedere cosa offre il nostro Cantone alle famiglie in merito a progetti di prevenzione primaria, a progetti di sostegno della genitorialità, a progetti di formazione per genitori,  a progetti di accompagnamento alla nascita e nel post-parto etc.. Sono quindi andata a vedere il sito ufficiale del Cantone che tratta di questi argomenti, ovvero il sito della Divisione dell'azione sociale e delle famiglie (Dipartimento Sanità e socialità) e ho navigato un po' al suo interno. Sono rimasta sorpresa e positivamente colpita di come sia stato messo in luce l'importanza del bisogno di contatto nel link dedicato ai bisogni del neonato. Il sito dice "Essere portati è un elemento molto importante: fino al momento della nascita il bambino è stato in contatto permanente con la madre; poi, improvvisamente tutto il mondo a lui conosciuto fino a quel momento non esiste più, si modifica. Si capisce meglio perché nel ritrovare le braccia materne, un ritmo di movimento conosciuto, il rumore del battito del suo cuore e il suo odore, il neonato si calma: ritrova parte di un'esperienza conosciuta e quindi una sensazione di sicurezza. Dare risposta a questo bisogno è importante: il bambino che si sta appropriando del suo nuovo mondo sa che dispone dell'aiuto dei genitori quando è in difficoltà. Spesso i neogenitori sono allarmati dalla richiesta da parte del neonato di un lungo contatto fisico: da una parte l'adulto non è più abituato a stare a lungo gli uni vicini agli altri, d'altra parte vi è una paura derivante dalla nostra cultura occidentale in cui la società promuove l'autonomia dell'individuo. Il neonato è tutto fuorché un essere autosufficiente. L'autonomia la si costruisce col passare degli anni, non nelle prime settimane di vita e anche i bambini portati tanto in braccio, a tempo debito andranno alla scoperta del mondo che li circonda, rassicurati dal fatto di avere un porto sicuro a cui tornare in caso di bisogno. Non si tratta perciò di vizi, ma di un bisogno vero e proprio al quale i genitori possono dare risposta con tutte le coccole del mondo."  
Leggendo questo pezzo, dentro di me dico "Wow, non ci posso credere!!!! Allora, forse, stiamo andando nella direzione giusta.. Allora, forse, c'è veramente una sensibilità diversa nell'aria rispetto a queste tematiche...".. Ma basta poco, per far si che la mia contentezza svanisca... Passo infatti al link sul sonno.. e trovo le  "misure che favoriscono il sonno notturno":  rituali, mettere il bambino sveglio da solo nel lettino per farlo addormentare da solo, offrire ciuccio o oggetti vari, poche coccole... Insomma, quel bisogno di contatto e di amore di cui si parlava prima e di cui il neonato sembra avere un disperato bisogno (è infatti un bisogno primario, di sopravvivenza...) sembra che di notte sparisca.. Ma qualcuno mi puó spiegare perchè di giorno i genitori devono rispondere a questo bisogno coccolandoli, cullandoli, portandoli, tenendoli stretti e di notte no???????? Perchè????????? Perchè un neonato non ha il diritto di essere confortato dolcemente, allattato, coccolato? Perchè non bisognerebbe dare una risposta amorevole e pronta ai bisogni notturni di nostro figlio???  Anche le risposte ai bisogni notturni contribuiscono a porre quelle basi di sicurezza e di autonomia dell'individuo... In quel trafiletto mancava solamente che venisse consigliato di farli piangere e di seguire il metodo Estivill per farli addormentare... Inoltre sono presenti diverse cose fuorvianti e che interpreto come DISINFORMAZIONE:
1) Nei primi mesi di vita i bimbi si svegliano durante la notte per reclamare la poppata, è normale e assolutamente fondamentale per un buon proseguimento dell'allattamento: di notte c'è il picco della prolattina ed il latte è quindi piú grasso e nutriente, la natura questo lo sa... Inoltre, far passare troppe ore tra una poppata e l'altra, puó influire sulla produzione di latte!!
2) Far si che il bambino si addormenti da solo nel lettino è una raccomandazione che non ha nessuna valenza scientifica! Nessun bambino è uguale ad un altro e un modo di dormire uguale per tutti non esiste!! Ogni famiglia puó scegliere la sistemazione notturna che reputa migliore, compresa la possibilità di dormire insieme ai propri figli.. e senza sensi di colpa!
3) Offrire il ciuccio: il bisogno di suzione è un bisogno fondamentale per un neonato, non solo per mangiare. La natura ha fatto si che la mamma avesse il seno per soddisfare anche questo bisogno ed in questo modo, attraverso la stimolazione del seno, potesse produrre piú latte. Il bambino non ha bisogno di alcun succhiotto, poichè al seno della madre soddisfa nel modo disposto dalla natura stessa ogni suo bisogno di suzione nutritiva e non. Il ciuccio è solo un surrogato del seno materno e potrebbe anche interferire negativamente con l'allattamento al seno. Ognuno è libero di fare le proprie scelte ma è anche importante che i genitori siano consapevoli delle possibili conseguenze delle loro scelte.
4) Comportarsi in modo diverso durante i risvegli: luci soffuse, poche coccole... Un neonato ha bisogno di essere confortato sia di giorno che di notte, un neonato ha bisogno di contatto fisico in qualsiasi momento della giornata!! Quindi, credo che sia decisamente poco educativo far credere ai genitori che di notte non bisogna eccedere in contatto ed in coccole... 
Credo sia importante che ogni genitore possa poter scegliere liberamente quale soluzione sia piú giusta e adeguata per la propria famiglia ma per poter fare una scelta consapevole è fondamentale che le informazioni di cui dispongono i genitori siano veritiere e fondate. 
Ad oggi non ci sono evidenze scientifiche che dimostrino che i bambini debbano addormentarsi da soli, che non debbano essere coccolati di notte e che abbiano bisogno di sostituti del seno materno per essere confortati!! Chi predica questi consigli, pediatri e psicologi compresi, lo fa sulla base di pregiudizi culturali e non su evidenze scientifiche, contribuendo alla disinformazione dilagante sul tema. 
Ricordiamoci quindi che le cure prossimali e la ricerca di contatto sono per il bambino un'esigenza di sopravvivenza e per la madre un istinto da seguire e la madre non deve aver paura di seguire questo istinto!!


2 commenti:

Anonimo ha detto...

Senza contare che tutti gli studi scientifici svolti in merito a sonno-allattamento ecc. dimostrano proprio che i neonati hanno un bisogno reale di quello che chiedono e questo proprio per crescere forti, sani e indipendenti (ma indipendenti quando sarà il loro momento, non quando lo vogliamo noi!).
E' molto difficile scegliere in modo consapevole quando mancano informazioni fondamentali, soprattutto quando la società fa di tutto per "tarpare" le ali all'istinto materno.
Ma qualcosa di positivo c'é: ora è più facile trovare le informazioni grazie alla rete e a moltissime mamme blogger come te :-)
Saluti
Michela

ha detto...

Grazie Michela per il tuo commento! Sicuramente si sta assistendo ad un risveglio delle coscienze e, fortunatamente, dopo decenni di sottomissione indiscussa a teorie pedagogiche di dubbia validità, qualcuno, mamme e professionisti del settore, hanno deciso di dire basta e di far sentire la propria voce! Di lavoro da fare ce n'è tanto ma, d'altronde, prima o poi bisogna pur iniziare!! Con affetto..

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