giovedì 24 giugno 2010

Bonding e allattamento

L'ospedale Beata Vergine di Mendrisio, come già detto, gode del riconoscimento Unicef quale Ospedale amico dei bambini, in quanto si impegna a promuovere l'allattamento materno. E' per questa ragione che a Mendrisio viene anche promosso il "bonding", ossia quel primissimo contatto tra madre e bambino che avviene dopo il parto. In inglese, bond significa "attaccare, incollare, cementare" e per bonding si intende quindi  il processo di formazione del legame tra i genitori e il loro bambino. E' questo legame profondo, specifico, permanente (fisico e psicologico insieme) che permette di allattare, di cullare, di giocare con il proprio bambino, ma anche di proteggerlo, di  non trascurarlo, di non abbandonarlo.. Al punto 4 del decalogo dell'Unicef, si auspica che la madre possa attaccare al seno suo figlio già nella prima mezz'ora dopo il parto, perchè ció permette fin da subito l'instaurarsi della relazione madre-bambino. Infatti, subito dopo il parto, se madre e bambino stanno bene, il piccolo viene lasciato per due ore sulla pancia della mamma, senza essere nè lavato, nè pesato, nè torturato con altri mille esami clinici, con una luce soffusa. Il contatto visivo sitmola il conoscersi a vicenda e per il bambino è importante sentire a livello tattile la sua mamma, udire il suo battito del cuore, udire la voce dei genitori e odorare la pelle materna. Questo ha un effetto tranquillizzante per il bambino, stremato dalle fatiche del parto. E anche per la mamma è una gioia impagabile! E' stato infatti scoperto che il neonato, nei primi 60-90 minuti dopo la nascita, si trova nello stato di veglia tranquilla nel quale puó aprire gli occhi, guardare (e conoscere) i genitori, ascoltare la loro voce, cercare (da solo) il seno della mamma, sentirsi rassicurato da quell'abbraccio che simula quello noto dell'utero. In questa fase il neonato è molto attento e riesce a percepire ció che lo circonda; è in questo momento che ha il suo primo contatto con il mondo; bisognerebbe evitareche queste prime percezioni avvenissero attraverso persone estranee, in luoghi diversi dal corpo della mamma (dalla sua voce e dal suo odore). Dopo circa due ore dal parto il neonato passa in uno stadio di sonnolenza o di vero e proprio sonno, recupera le forze e la sua percezione del mondo si riduce fino quasi ad annullarsi: è solo in questo momento che sarebbe opportuno staccarlo dalla mamma per sottoporlo agli esami di routine essenziali.. E' incredibile vedere come il piccolo, se la madre ha avuto un parto naturale e quindi non è stata somministrata un'anestesia, "migri" dopo un po' alla ricerca del capezzolo e inizi a ciucciare autonomamente.. Sembra che la tetta abbia l'odore del liquido amniotico e per tale motivo il neonato ne sia attratto. Diego l'ha fatto e posso dire che è una sensazione meravigliosa!!! Dopo un parto difficile, sia per me che per lui (e anche per il papà), potersi abbracciare e lasciarsi andare l'uno nelle braccia dell'altro è ció che ti fa dimenticare istantaneamente (quasi..) il dolore appena provato. Si spera, quindi, che sempre piú ospedali si decidano a mettere in pratica queste cose, regalando cosí a numerose famiglie queste emozioni indescrivibili e permettendo a mamma e bimbo di iniziare alla grande il loro allattamento!! Da quel che so, purtroppo, peró anche tra gli operatori regna un certo scetticismo ("prima il bonding non si faceva e i bambini venivano su bene lo stesso...".. questo è quello che si sente dire..) e sono pochi i professionisti che portano avanti la loro battaglia in favore di allattamento, rooming-in, bonding e tutto ció che riguarda le pratiche dove vengono messe al centro la mamma e il bambino.. Speriamo che le cose cambino e che l'importanza di tutto ció non venga piú messa in discussione!!

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